Non si è fatta attendere la risposta del Senatore Bruno Mancuso all’accorato appello rivolto dai consiglieri comunali di opposizione e da alcuni esponenti dell’area politica e della società santagatese che hanno chiesto gli hanno chiesto l’impegno a candidarsi a sindaco di Sant’Agata Militello alle prossime elezioni amministrative. Mancuso, sindaco della città dal 2004 al 2013, ha dato la sua piena disponibilità al progetto politico, sottolineando alcuni passaggi che dovranno condurre all’individuazione della squadra. Ecco la nota del Senatore Bruno Mancuso:
“Accolgo con piacere l’appello che mi è stato rivolto da numerosi e qualificati esponenti della vita politica santagatese, un riconoscimento al mio impegno politico che mi lusinga e nello stesso tempo mi richiama ad un preciso dovere, quello di continuare a spendermi incondizionatamente per il mio paese, da cui ho ricevuto tante gioie e soddisfazioni.
Sono pronto e pienamente disponibile a collaborare con chi vuole lavorare ad un progetto che deve trovare forza soprattutto nei contenuti oltre che negli uomini che si candidano a rappresentarlo, che siano capaci di esprimere proposte, amore per la città e spirito di sacrificio.
Sono convinto che i passaggi che ci porteranno alle prossime elezioni amministrative debbano dare priorità alla costruzione di una proposta politica per S.Agata capace di mettere insieme uomini ed idee per un programma di rinascita del paese che deve essere quanto più possibile unificante ed attrattivo.
Credo che non sia il momento di invocare l’avvento “dell’uomo della provvidenza” (che in politica non esiste), con il pericolo di generare dannose illusioni, né il momento di assegnare ruoli preconfezionati che potrebbero pregiudicare un percorso di inclusione e di partecipazione democratica.
Sarò onorato di essere componente di una squadra che parte forte ed attrezzata ma che ha il preciso compito di allargarsi e creare nuovi interessi, senza che venga dato per scontato il ruolo di guida della città, alla cui candidatura non mi sottraggo, ma propenso ad un confronto interno nell’ambito di un’ampia coalizione e con criteri di selezione condivisi”.