La Guardia Costiera di Sant’Agata Militello, nell’ambito dell’ordinaria attività di pattugliamento delle acque di propria competenza, con la dipendente motovedetta CP 832 ha posto sotto sequestro, un attrezzo da pesca non segnalato in violazione della normativa vigente e rappresentante, tra l’altro, un serio pericolo per la navigazione. L’intervento ha permesso il recupero dell’attrezzo da pesca, nasse cilindriche di fattura artigianale – nella fattispecie chiamate “polpare” – collegate fra loro, non segnalate secondo la normativa vigente e, comunque, in numero superiore a quello consentito dalle norme sulla pesca sportiva. A quel punto è scattato il sequestro amministrativo dell’attrezzo, ed il contestuale rilascio in mare del prodotto ittico pescato ancora vitale.
La pesca del polpo è una tecnica assai diffusa, praticata con diversi metodi; la tecnica più antica è senza dubbio quella delle “anforette”, cioè contenitori di varie forme e materiale, che possa costituire un rifugio per il polpo, attratto all’interno da un’esca. Tale tipo di pesca è praticabile sia a livello professionale che sportivo. Resta il fatto che l’attrezzo, seppur artigianale, non deve creare pericoli per la navigazione o danni all’ambiente marino, deve essere segnalato in modo conforme alle normative (gavitello giallo, bandierina di segnalazione o luce notturna ben visibili e targhetta identificativa in caso di pesca professionale) e non superare il massimo consentito, ovvero due nasse (o “anforette”) per imbarcazione per la pesca sportiva, indipendentemente dal numero di persone a bordo, e non più di cinque chili complessivi di pescato salvo il caso di pesce singolo di peso superiore.
Nel sensibilizzare tutti i cittadini a porre attenzione sul rispetto delle normative poste a tutela delle risorse biologiche ed a salvaguardia della salute pubblica, il Comando di Sant’Agata Militello assicura che continuerà assiduamente nei prossimi mesi un’attenta attività di controllo su tutto il litorale di propria giurisdizione, in linea ed in esecuzione delle direttive impartite dal superiore Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto