“Ieri ho formalizzato il mio netto rifiuto alla celebrazione delle elezioni dei componenti del consiglio della città metropolitana di Messina già programmate per il prossimo 30 giugno: se saremo costretti a dichiarare il dissesto Finanziario non comprendo perché dobbiamo celebrare queste elezioni”. Così il sindaco della Città metropolitana di Messina Cateno De Luca sul proprio profilo Facebook ha annunciato una nuova forte presa di posizione riguardo il destino delle ex province. “Viene confermato lo sciopero dei 108 sindaci della città metropolitana di Messina per l’1 maggio ore 9:00 con corteo che partirà da piazza Duomo e si concluderà a palazzo della prefettura dove sarà consegnata nelle mani di sua eccellenza il Prefetto la fascia azzurra di sindaco della città metropolitana”, ha quindi scritto De Luca che ha aggiunto come “dal 1 maggio non firmerò più atti nella mia qualità di Sindaco della città metropolitana di Messina. Se il governo nazionale ha deciso di far saltare tutte le ex province siciliane – conclude De Luca – provveda anche a nominare dei commissari ad acta che si prendano le denunzie per omissione di intervento che stiamo già subendo per mancanza dei bilanci”.