Un importante gesto di solidarietà che cambierà la vita ad una ragazza disabile di Sant’Agata Militello. La Fondazione “Mancuso Onlus” ha infatti donato e fatto installare un ascensore nell’abitazione della trentaseienne Carmen Princiotta. La ragazza, tetraplegica sin dalla nascita, abita al primo piano di una palazzina Iacp nel quartiere di Terreforti. Per lei, però, costretta a vivere sulla sedia a rotelle, quell’unica rampa di scale ha sempre rappresentato un ostacolo insormontabile tra se e la libertà, anche semplicemente quella di scendere in cortile a fare un giro all’aria aperta. Per anni la mamma e la sorella hanno dovuto sobbarcarsi a braccia il peso della carrozzina e della ragazza per poterle permettere di uscire da casa. A vuoto le richieste agli enti pubblici di venire incontro alla famiglia. Della vicenda si è quindi interessata la Fondazione Mancuso Onlus che Domenica ha ufficialmente consegnato ed inaugurato l’ascensore, acquistato per 17 mila euro con i ricavati dalle donazioni e dai proventi dei 5 per mille ricevuti dalle dichiarazioni dei redditi. Alla breve cerimonia di consegna, cui hanno preso parte i volontari dell’Unitalsi, Salvatore Mancuso, vice presidente della Fondazione ha dichiarato: “Con grande soddisfazione la Fondazione Mancuso onlus oggi ha raggiunto un importantissimo traguardo di civiltà e di solidarietà, donando a Carmen un ascensore. Questo strumento rappresenta per lei quella libertà che per anni le era stata negata. Adesso Carmen potrà finalmente uscire di casa ogni qualvolta lo desideri. un ringraziamento particolare va al Sig. Canio Mazzaro, che ha donato alla Fondazione le somme utilizzate per l’acquisto e l’installazione dell’ascensore. Si ringraziano inoltre Antonio Scurria e Gianluca Amata, che si sono fatti portavoce delle istanze della famiglia di Carnen e il Geom. Carmelo Sanna, che ha contribuito alla elaborazione tecnica del progetto”. Felicissima Carmen Princiotta, che ha tagliato personalmente il nastro, ed i suoi familiari:
“Mi auguro che chiunque incontri le medesime difficoltà nostre, possa trovare, nell’esempio di felice conclusione di questa grande tribolazione, coraggio e speranza per tirare fuori unghie e denti, reclamando a voce alta un diritto sacrosanto che è quello di far uscire di casa i disabili – ha dichiarato Viviana, sorella di Carmen -. Ci sono troppe persone che ancora pensano di nascondere queste creature all’interno delle proprie abitazioni quasi fossero una vergogna e ci sono troppe persone che preferiscono arrangiarsi da sole senza dover umiliarsi in continuazione per chiedere anche le cose più elementari! Questa è l’Italia, questo è il pianeta dei disabili e, per quanto vissuto sulla nostra pelle direttamente, crediamo che ci sia davvero molto su cui lavorare, soprattutto sulla mentalità che non è sempre fatta di solidarietà e di sostegno”.