Il giudice monocratico del tribunale di Patti, dr.ssa Pina Lazzara, ha mandato assolto con la formula più ampia Calogero Emanuele, sindacalista di punta della Cisl regionale, che era accusato di falsa testimonianza. La vicenda giudiziaria risale a qualche anno addietro, quando Emanuele era dirigente del comune di Galati Mamertino. Un suo collega di lavoro aveva intentato una causa civile contro il Comune di Galati che, a suo dire lo aveva penalizzato assegnando gli una qualifica inadeguata. Nella causa civile era stato chiamato a testimoniare anche Calogero Emanuele che dichiarò sotto giuramento che il sindaco Iannì, appena insediatosi nel 2002, aveva sospeso tutte le utenze telefoniche dirette fatta eccezione per quelle del gabinetto del sindaco e del segretario comunale. L’uomo propose un esposto contro il collega ipotizzando il reato di falsa testimonianza, assumendo che in realtà a molti settori, compreso quello di Calogero Emanuele, era stata lasciata la facoltà di collegarsi direttamente con l’esterno senza necessità di passare per il centralino. Tale circostanza era stata peraltro attestata anche da un documento firmato dalla dr.ssa Ipsale, funzionaria del comune di Galati, nelle more deceduta. L’istruttoria dibattimentale ha consentito tuttavia di accertare che in realtà la dichiarazione di Calogero Emanuele, così come resa al giudice civile, corrispondeva alla realtà e da qui l’assoluzione con formula piena. La pubblica accusa, rappresentata dalla dr.ssa Rosy Alberto, ha richiesto l’affermazione della responsabilità dell’ Emanuale e la conseguente condanna alla pena della reclusione di anni due e mesi quattro. Calogero Emanuele é stato difeso dall’avvocato Giuseppe Mancuso.