Oggi pomeriggio la visita all’ospedale di Sant’Agata Militello da parte dell’assessore regionali alla salute Ruggero Razza, insieme all’assessore alle autonomie locali Bernardette Grasso ed al vice ministro per le infrastrutture Giancarlo Cancelleri, per definire il quadro legato all’individuazione dell’ospedale santagatese come Covid Hospital per 50 posti, dopo le forti proteste dei giorni scorsi degli operatori sanitari e degli amministratori locali circa la fattibilità e le condizioni di sicurezza, oltreché le perplessità sulla paventata dislocazione altrove di tutti i reparti, compresi quelli di emergenza urgenza. Garanzie da parte dell’assessore Razza sono quindi state espresse anche nei riguardi del personale sanitario su i dispositivi di protezione che saranno adeguatamente forniti per affrontare l’emergenza. Dopo un incontro riservato con i sindaci, Razza ha espresso la propria idea parlando ai medici ed al personale presente.
“Mi sono state rappresentata alcune esigenze molto serie e che condivido pienamente – ha detto Razza -. La prima esigenza è quella di non fare venire meno l’area di emergenza di questo ospedale, non fare venire meno tutte le attività che normalmente operano a Sant’Agata Militello, assolutamente condivisibile. Altre valutazioni che ci sono state poste, quella relativa alla possibilità che ogni area Covid del territorio sia dotata di tecnologie per la terapia intensiva, e quindi con dotazione organica superiore, ed è quello che stiamo facendo su tutto il territorio della Regione. Infine c’è la questione che riguarda l’assoluta sicurezza delle strutture ospedaliere, vuol dire, come in tutte le altre aree che ospitano pazienti Covid, la possibilità fisica di identificare percorsi separati, accessi e triage diversi e conseguentemente una diversa dotazione organica in maniera tale che non vi sia anche tra gli operatori sanitari una commistione tra gli uni e gli altri nelle due aree. Questa è la condizione che ho chiesto all’azienda sanitaria. Il direttore La Ganga verificherà già da adesso praticamente se e come poter effettuare la divisione, che riguarderà anche le attività di ordine radiologico. Ritengo che se potranno essere assicurati questi obiettivi sia preferibile la soluzione di Sant’Agata Militello rispetto a Mistretta che non può essere in questa fase una soluzione in questa fase per via della dotazione organica molto ridotta. C’è una terza via, che però non può essere assolutamente accettabile, ossia quella di non dare ai pazienti della provincia di Messina un’adeguata certezza di numero di posti letto in degenza e terapia intensiva. Sono convinto, dunque, che a percorsi definiti, si potrà raggiungere un buon compromesso di buon lavoro. Dobbiamo intanto capire se il percorso può essere adottato, e questo ce lo diranno i tecnici. Tutto questo potrà essere anche un valore aggiunto nei termini di lasciare poi, finita la triste pagina dell’emergenza, all’ospedale di Sant’Agata tutto quello che noi investiremo in questa fase, come la terapia intensiva, nell’ottica di un obiettivo che ci è stato rappresentato in ogni sede e ogni momento, di questo ospedale che diventi finalmente come riferimento di questo vasto territorio, abbandonando definitivamente le previsioni del decreto Balduzzi che si è dimostrato, proprio in occasione dell’emergenza, assolutamente inadeguato”.
Questo il commento del sindaco Bruno Mancuso:
“La proposta dell’assessore Razza è un buon compromesso e risultato apprezzabile a garanzia dei servizi dell’ospedale, del personale sanitario e dei pazienti, in un momento di massima responsabilità collettiva. Ringrazio l’assessore regionale alla salute per aver raccolto il grido di allarme che proveniva dal territorio, rassicurandoci sul mantenimento dei reparti di emergenza dell’ospedale, sulla realizzazione dei posti di terapia intensiva per dare qualificata assistenza ai pazienti, sull’individuazione, in fase di studio da parte dei tecnici, di un percorso interno nettamente separato per il Covid hospital e quindi circa la dotazione organica di supporto, di dispositivi di protezione per il personale e strumentazioni adeguate. Grazie anche all’assessore Bernadette Grasso, che da giorni ci sta mettendo la faccia su questo argomento, al vice ministro Giancarlo Cancelleri ed ai colleghi sindaci che hanno da subito sposato questa battaglia a tutela dell’ospedale e della salute di tutto il territorio. Grazie alla dottoressa Paolina Reitano e al personale medico, infermieristico e parasanitario dell’ospedale, per la fase di particolare impegno cui sono e saranno ancor di più chiamati”.
Così l’assessore Grasso: “Finalmente si è fatta chiarezza l’assessore alla Salute Razza ha confermato quanto avevo detto sin dall’inizio: “‘Nessuna dismissione dell’ospedale di Sant’Agata, ma solo far fronte all’emergenza e garantire il bisogno ed il diritto alla salute ai quasi 100 mila cittadini dei Nebrodi!”. Infatti come lo stesso assessore ha confermato l’ospedale santagatese, avrà ingressi ed aree separate per accogliere i pazienti positivi al Covid- 19. Da domani i tecnici saranno al lavoro per individuare la soluzione ottimale. L’ospedale santagatese avrà il suo Centro Covid pur mantenendo tutti i servizi d’emergenza ed urgenza, indispensabili ai cittadini del comprensorio nebroideo. Ringrazio tutti i sindaci, i medici ed il personale sanitario per la grande professionalità e dedizione dimostrata”.
Qui la diretta del sopralluogo in ospedale e le dichiarazioni dell’assessore Razza.