“Non è stata risolutiva l’autopsia sul corpo di Viviana Parisi per chiarire con certezza la causa della sua morte”. Lo ha detto l’avvocato Pietro Venuti legale del marito della vittima dopo avere parlato con i periti e la consulente di parte. “Sono emerse delle fratture su più parti del corpo – ha detto – e che il corpo era in avanzato stato di decomposizione, ma serviranno altri esami per capire cosa sia successo”. Dopo gli acceertamenti eseguti in serata presso l’ospedale Papardo di Messina hanno parlato anche alcuni degli specialisti incaricati dalla Procura della Repubblica di Patti. “Al momento non possiamo escludere nulla, perché le lesività sul corpo che abbiamo rilevato possono essere compatibili con tutte le ipotesi possibili. Abbiamo dei dati che vanno studiati e attenzionati. Lavoreremo ad esclusione fino ad accertare con certezza la causa e l’epoca della morte”, ha detto la professoressa Elvira Ventura Spagnolo che ha eseguito l’autopsia. “In 90 giorni approfondiremo tutto,
potremo escludere una condizione o un’altra. Non chiederemo proroghe, sicuramente, data l’attenzione sul caso”. Dell’equipe di specialisti nominati dalla Procura fa parte anche Stefano Vanin, entomologo forense di fama internazionale, già al lavoro nei più efferati casi di cronaca degli ultimi anni. “Adesso c’è tutto il lavoro di laboratorio, l’identificazione della specie, confronto con i dati termici e quindi si arriverà a una stima dei tempi del decesso”, ha detto Vanin. “Abbiamo chiesto 90 giorni per avere gli esiti. Ora raccoglierò i dati termici”. “C’è una fauna notevole che ora bisogna analizzare – dice – non si può dire se il corpo è stato spostato. Gli insetti presenti sono tipici di questo ambiente. E’ una specie che si trova un po’ dappertutto, Non farei alcun tipo di ipotesi a questo riguardo”.
Per la Procura di Patti, che ha aggiornato le imputazioni del fascicolo in omicidio e sequestro di persona, tutte le ipotesi restano aperte. Intanto proseguono senza sosta le ricerche del piccolo Gioele, il filgioletto di soli 4 anni di Viviana Parisi. In tal senso il procuratore capo della Repubblica di Patti Angelo Cavallo ha lanciato un altro appello a chiunque possa fornire indicazioni: “Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli”, ha detto il procuratore di Patti. L’appello ha in particolare due destinatari cioè le persone che hanno riferito a gente sul posto di avere visto una donna con un bambino scavalcare il guard rail. “Hanno fatto un’opera meritoria a fermarsi, per vedere se qualcuno avesse bisogno di essere soccorso – ha sottolineato Cavallo – adesso parlino con noi perché non sappiamo chi sono. E’ strano che nonostante il clamore mediatico non si siano ancora presentati o non ci abbiano contattati. Questa testimonianza è importante – ha spiegato il procuratore – per chiarire una volta per tutte se Gioele era con la madre o no”.
Fonte: Ansa – AdnKronos