Terremoto politico in seno alla compagine cittadina dell’Udc, una delle principali forze che hanno sostenuto l’attuale amministrazione comunale in campagna elettorale. Il segretario cittadino del partito, avvocato Benedetto Carroccio, ha infatti comunicato le proprie dimissioni dalla carica. In una nota dalla forte carica emotiva e dai contenuti certamente vibranti, Carroccio non lesina stoccate per il modo in cui, a suo giudizio, è stata condotta l’attività amministrativa fino ad oggi: “Per quel che concerne l’Amministrazione locale – scrive Carroccio in calce alla sua nota di dimissioni – la rappresentanza Udc in Giunta ed in Consiglio ha negli ultimi mesi svolto la propria attività senza previamente consultarsi con il sottoscritto Segretario e con gli organi locali del partito. I risultati ottenuti da questo modo di fare politica alquanto improvvisato, avulso dal tessuto sociale e dalla linea politica del partito, delude e mortifica le aspettative di cambiamento, di crescita, di rilancio e di sviluppo della nostra città, che hanno rappresentato il leit motiv della coalizione Sottile”. L’avvocato Carroccio ricorda quindi il proprio impegno personale prestato alla causa ed il proprio contributo fornito nell’ambito del progetto politico che ha portato, alle amministrative del giugno 2013, all’affermazione dell’Udc come secondo partito della coalizione: “L’Udc – scrive Carroccio – ha proposto un progetto politico credibile e condiviso, ha acquistato autorevolezza e prestigio, e si è posto quale valido interlocutore della scena politica locale. lnfatti, in occasione delle elezioni amministrative del mese di giugno 2013 l’U.D.C., con i 770 voti ottenuti, si è affermato quale secondo partito della coalizione Sottile, ed anche nelle altre ultime competizioni elettorali (regionale e nazionale) a Sant’Agata Militello ha incrementato i voti conseguiti nelle precedenti tornate elettorali. Tuttavia – afferma l’avvocato Carroccio – questo partito, per il quale a sant’Agata mi sono impegnato senza riserve e con grande dedizione, si rivela oggi incapace di dare risposte soddisfacenti alle istanze di progresso ed alle esigenze di crescita della società, ed i risultati elettorali conseguiti a livello nazionale ne costituiscono la riprova”.