Una diffida formale ad un gruppo della grande distribuzione alimentare è stata inviata ufficialmente dall’ente Parco dei Nebrodi, a “non utilizzare ulteriormente la definizione suino nero dei nebrodi per prodotti che nulla hanno a che vedere né col suino nero né con i Nebrodi”. Il caso nasce dalla messa in vendita di confezioni di carne di suino con apposta ed in bella vista specifica dizione di “suino nero Nebrodi”, ciò nonostante le stesse confezioni contengano salsiccia con l’indicazione di suino nato e cresciuto in Francia.
“È evidente che l’uso della definizione suino nero dei Nebrodi sia quantomeno ingannevole ed illegittima – ha scritto il Presidente del Parco Domenico Barbuzza – giacché fa intendere al consumatore che il prodotto è diverso e migliore di quello effettivamente venduto e comunque danneggia i produttori siciliani del vero suino nero dei Nebrodi. Ho il dovere in qualità di Presidente del Parco dei Nebrodi, visto altresì lo Statuto dell’Ente di Diritto Pubblico, di difendere i diritti e gli interessi anche diffusi dei produttori della zona del parco e dei consumatori. Invito altresì le associazioni e gli Enti in indirizzo ad adoperarsi, ciascuno per quanto di competenza, per la tutela dei diritti e degli interessi di tutti i consumatori e di quelli dei produttori siciliani di suino nero dei Nebrodi. Con riserva di agire nelle sedi competenti per la tutela dei diritti e degli interessi anche diffusi lesi da quanto sopra denunciato e per il risarcimento dei danni anche di immagine consequenziali”.