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Decreto ingiuntivo Ato, primo round al comune di Sant’Agata. Stop all’esecuzione.

Il comune di Sant’Agata Militello conquista il primo riund nella battaglia legale instauratasi con l’Ato Messina 1 spa, in liquidazione, che lo scorso maggio aveva notificato un decreto ingiuntivo per il saldo di 7.548.403,92 euro per crediti inerenti servizi resi in anni precedenti. A seguito dell’opposizione al decreto da parte dell’amministrazione comunale, la stessa ex società d’ambito ha quindi avanzato istanza per l’esecuzione provvisoria del decreto ingiuntivo, rigettata dal giudice della V sezione civile del Tribunale di Palermo, specializzata in materia di impresa, dott.ssa Rachele Monfredi. Il provvedimento del giudice rinvia dunque all’udienza del 14 giugno 2021 perl ‘ammissione di eventuali mezzi istruttori.

Antonio Scurria

“Il rigetto della richiesta di provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo formulata dall’AtoMe1 costituisce motivo di soddisfazione e rinvia al merito ogni decisione – commenta l’assessore al bilancio Antonio Scurria –. Ritenendo le difese prodotte dai nostri legali più che fondate, saldamente ancorate alle scritture contabili dell’Ente, continueremo in ogni sede la nostra battaglia contro il carrozzone mangiasoldi dell’Ato, a tutela dei superiori interessi pubblici. Appare, comunque, auspicabile che il provvedimento del Tribunale di Palermo, disposto in accoglimento delle nostre domande, possa rappresentare un momento di riflessione per tutti coloro che hanno, un po’ troppo frettolosamente, preso per oro colato le esorbitanti richieste dell’Ato, compresi quei pochi sindaci che recentemente hanno ritenuto di approvare, in un sol colpo, ben tre bilanci della società d’ambito, nonostante fossero state evidenziate notevoli e preoccupanti criticità”. Il decreto ingiuntivo era stato opposto dall’amministrazione di Sant’Agata Militello che aveva affidato l’incarico di rappresentanza legale agli avvocati Alfio Pappalardo e Massimiliano Fabio, sostenendo l’illegittimità del credito reclamato dall’Ato a fronte invece di somme per poco meno di 10 milioni vantate dal comune nei confronti dell’ex società d’ambito in liquidazione.

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