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Benedetto Vinci, la fidanzata risponderà di omicidio

vinci2Il Gup del Tribunale di Patti Ines Rigoli ha disposto il rinvio a giudizio con l’imputazione più pesante, omicidio volontario aggravato da futili motivi, per la giovane santagatese Francesca Picilli, che di fronte alla corte d’Assise di Messina dovrà rispondere dell’uccisione del fidanzato Benedetto Vinci. Accolta dunque la proposta del pubblico ministero, Francesca Bonazinga, che nella richiesta di rinvio a giudizio individuava nella Picilli la responsabilità della morte dell’allora 25enne Benedetto Vinci, deceduto  il 14 Marzo 2012 per i postumi di una coltellata all’addome ricevuta proprio ad opera della ragazza. La Picilli, dieci giorni prima, aveva infatti colpito il ragazzo con un coltello a serramanico. Contestata alla giovane anche l’aggravante dei futili motivi e l’azione con tempi e modalità  tali da ostacolare la difesa. A seguito del decesso di Benedetto Vinci, Francesca Picilli fu detenuta ai domiciliari per 5 mesi quindi, ad Agosto del 2012, il Gip dispose la scarcerazione con obbligo di dimora, accogliendo la richiesta degli avvocati Nino Favazzo e Marco Vicari. Parti offese risultano i familiari di Benedetto Vinci, la madre e le due sorelle, difese dagli avvocati Pippo Mancuso ed Alessandro Nespola. La prima udienza a carico di Francesca Picilli, di fronte ai giudici della Corte d’Assise di Messina si celebrerà il prossimo 26 Settembre

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