Cresce la preoccupazione a Tortorici per l’impennata repentina dei contagi che potrebbe portare all’istituzione di una nuova zona rossa dopo quella dello scorso febbraio. Nel centro nebroideo, infatti, i positivi accertati al molecolare hanno raggiunto quota 35 , con ben 14 positivi tra alunni delle scuole locali dell’infanzia, primaria e secondaria. Ci sono quindi altre 18 persone positive al test rapido.
Una situazione di massima allerta per cui giovedì 29 aprile al palasport sarà eseguito uno screening per tutta la popolazione locale. Intanto la commissione straordinaria composta dai tre funzionari prefettizi che amministra il comune ha rivolto un appello alla comunità locale, richiamando tutti alla responsabilità.
“La possibilità concessa di poter far visita a parenti o amici deve, però, essere esercitata sulla base di un preciso codice morale di autodisciplina che, nel rispetto della preminente finalità di tutelare la salute propria e altrui, si ponga in stretta correlazione con l’andamento della curva epidemiologica che, nelle ultime settimane, ha registrato nel territorio del comune una brusca impennata, con contagi pressoché raddoppiati – scrive la commissione -. Riteniamo perciò doveroso rivolgere un forte appello alla sensibilità della cittadinanza perché, in un personale regime di autoregolamentazione e di assunzione di contingenti comportamenti responsabili, siano limitate e, possibilmente, temporaneamente evitate, se non per motivi strettamente indispensabili, le occasioni di riunioni e visite interfamiliari, spesso causa di pericolosi assembramenti tra le mura domestiche, che, allo stato attuale, costituiscono il principale motivo di diffusione del contagio tra la popolazione, facendo espressamente presente che il malaugurato prosieguo del trend epidemiologico in atto comporterà il serio e concreto rischio dell’istituzione di una nuova “zona rossa” per l’intero territorio comunale.
Pur nella consapevolezza delle difficili rinunce che tutti noi siano chiamati a operare nella gravità del momento storico che stiamo vivendo, specialmente tenuto conto delle abitudini di convivialità tipiche delle nostre tradizioni, in primo luogo, domenicali, – conclude la commissione – non possiamo che raccomandare caldamente l’assunzione da parte di tutti di comportamenti individuali e, ancor più, collettivi che siano informati al rigoroso rispetto delle misure precauzionali imposte dalle Autorità di Governo”