“Per quanto attiene alla nostra amministrazione possiamo solo evidenziare come oggi, contrariamente al passato quando per ottenere gli atti amministrativi era necessario fare ricorso al Tar, il Comune di Sant’Agata dimostri quotidianamente di essere campione di trasparenza, garantendo a tutti i consiglieri comunali il pieno esercizio delle proprie prerogative”.
Così l’assessore Antonio Scurria, che tra le altre detiene anche la delega alla trasparenza, risponde alle accuse lanciate in una nota stampa dal consigliere di opposizione Starvaggi sul diniego degli atti da parte del comune.
L’esponente di opposizione ha riferito infatti di due missive nelle quali l’assessorato regionale enti locali, servizio vigilanza e controllo, redarguisce il comune sul rispetto delle norme regolamentari in materia di accesso agli atti dei consglieri comunali.
La questione, riproposta dall’opposizione dopo che lo stesso assessorato aveva già ritenuto concluso con un nulla di fatto il procedimento avviato dopo l’esposto della minoranza, riguarda gli atti relativi alla convocazione del 9 marzo dell’udienza nella quale la Corte dei conti ha approvato il piano di riequilibrio pluriennale.
“L’assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, ritornando sui suoi passi, ha inflitto una pesante stoccata al comune e ha riconosciuto il vulnus al diritto all’accesso agli atti subito dai consiglieri comunali”, scrive il consigliere Starvaggi lamentando un’esposizione “falsata” dei fatti così come sarebbe stata resa in origine nella relazione del responsabile dell’area III del comune all’assessorato regionale.
“L’assessorato ha riscontrato che in effetti gli atti richiesti a suo tempo sono stati consegnati il 9 marzo 2021, abbondantemente fuori termine, rispetto al Regolamento Comunale”, aggiunge il consigliere, riferendo anche di una seconda nota analoga del dipartimento regionale su atti richiesti dall’opposizione inerenti procedure riguardanti porto e cimitero.
Secca la replica di Scurria: “L’amministrazione non è interessata ad inseguire sul terreno di ripetute e incomprensibili polemiche chi dimostra giornalmente di non avere argomenti politicamente rilevanti – conclude l’assessore –. Saranno, dunque, gli uffici a riscontrare con puntualità le annotazioni da parte dell’assessorato”.