Adottiamo una vittima di mafia” è il titolo del progetto condotto dagli studenti dell’Itis “Evangelista Torricelli” di Sant’Agata Militello.
L’iniziativa, sostenuta dal dirigente scolastico Fabio Guarna e destinata a protrarsi negli anni successivi, prevede nella giornata del 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, la pubblicazione di un volume per ricordare tutte le vittime di mafia censite nell’elenco di Libera.
Il progetto ha visto impegnati circa 400 studentesse e studenti dell’istituto industriale santagatese in un laboratorio pedagogico della legalità, per la formazione di una coscienza umana, civile e democratica.
Il risultato finale è stato un e-book dal titolo: “L’albero della memoria e dell’Impegno”.
“La ricerca, l’analisi di documenti sulle vittime, che ogni classe ha abbracciato hanno fatto capire che bisogna spezzare le catene dell’omertà, perché girare lo sguardo dall’altra parte fa sì che alla fine tutti noi siamo colpevoli”, hanno dichiarato le docenti curatrici del progetto Mariangela Gallo e Dominga Rando. “Nel mondo di oggi dove le informazioni sono a portata di click, il ruolo della scuola non è più quello di fornire nozioni. La nuova missione è dare strumenti di ricerca e di valutazione e creare una coscienza critica capace di discernere quali siano le giuste azioni da compiere nel quotidiano, a partire proprio da sé stessi”.
Particolarmente commovente si è rivelata la corrispondenza attivata con la famiglia di Manuela Loi, significative le interviste ad alcuni parenti di vittime di mafia, tra cui il fratello di Graziella Campagna e la madre di Attilio Manca. Toccanti e piene di tenera nostalgia le pagine scritte, appositamente per questo progetto, dal regista Rai Massimo Terranova, nel ricordo dello zio Cesare e del maresciallo Lenin Mancuso, sua scorta. Intervistata anche la fotoreporter Letizia Battaglia, che ha raccontato il famoso scatto di Piersanti Mattarella nella sua auto crivellata di pallottole, subito dopo l’attentato nelle strade di Palermo.