Potrebbe concretizzarsi la prossima settimana l’attesa apertura dell’hub vaccinale a Sant’Agata Militello. Dopo la richiesta formale da parte del sindaco Bruno Mancuso nelle scorse settimane, concordata anche con i sindaci del Distretto sanitario 31, affinché potesse tornare operativo un punto di somministrazione dei vaccini nel centro santagatese, è stata avviata l’interlocuzione con la struttura commissariale per l’emergenza Covid di Messina, allo scopo di incrementare la campagna vaccinale con particolare riferimento alla fascia 5 – 11 anni, al momento quella maggiormente sensibile soprattutto in relazione alla ripresa delle attività scolastiche.
L’ipotesi più percorribile, grazie alla disponibilità manifestata dalla famiglia Mangano proprietaria della struttura, è stata quindi individuata nel Palasport Mangano dove nella giornata di ieri c’è stato un sopralluogo alla presenza tra gli altri del sindaco e dello stesso commissario per l’emergenza Covid in provincia di Messina, Alberto Firenze. Allo studio dunque le soluzioni per una distribuzione logistica ottimale delle postazioni, con relativi percorsi di accesso e di uscita.
Fino ad alcuni mesi addietro, come si ricorderà, le somministrazioni venivano eseguite all’ospedale, dove vengono comunque svolte per soggetti con particolari condizioni di fragilità. Le vaccinazioni in ospedale furono quindi sospese a seguito di un’apposita ordinanza regionale.
A sollecitare la riapertura di un punto vaccinale a Sant’Agata proprio nelle scorse ore anche una nota della Uil Pensionati, sezione dei Nebrodi. “La UIL ritiene necessario ed improcrastinabile il potenziamento dei centri vaccinali, a cominciare dalla riapertura dell’hub vaccinale di S. Agata Militello, al fine di agevolare e completare in tempi brevi l’immunizzazione della popolazione – si legge nella nota -.
Per i cittadini residenti nei piccoli centri dei Nebrodi chiediamo all’ASP di istituire, con estrema urgenza, delle equipe itineranti per permettere la vaccinazione dei cittadini nei singoli comuni, dando priorità alla popolazione scolastica e agli anziani, spesso soli e con difficoltà di deambulazione, per i quali è necessaria la vaccinazione a domicilio.
Tale scelta rappresenterebbe un importante incentivo all’immunizzazione in maniera tala da evitare le lunghe attese e le oggettive difficoltà nel raggiungimento degli hub attualmente in funzione.
Analogamente, altra scelta indifferibile è quella di coinvolgere anche i medici di famiglia ed i pediatri di libera scelta per contribuire ad uno screening in massa degli ultrasettantenni.
Con i provvedimenti proposti si allenterebbe la pressione sugli ospedali ormai in una fase prossima alla saturazione con le nefaste conseguenze sanitarie sulla collettività.
In questa direzione, chiediamo la massima attenzione per la tutela degli anziani, soggetti maggiormente esposti al contagio da Covid 19 in quanto spesso già sofferenti per altre patologie e le cui conseguenze potrebbero rilevarsi letali.
Non chiediamo misure straordinarie, ma uno sforzo maggiore e un impegno straordinario da parte dei vertici dell’ASP e del Commissario per l’emergenza Covid per evitare che i residenti nei centri in provincia di Messina non debbano sentirsi cittadini abbandonati o di serie B”.