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Primi passi verso il Consorzio dei Nebrodi

sindaciSi sono incontrati a San Marco d’Alunzio, ufficialmente per parlare della rimodulazione della rete ospedaliera, in vista del prossimo decisivo mese nel quale dovrebbe finalmente chiudersi la telenovela legata alla nuova organizzazione degli ospedali siciliani. L’occasione, però, si è trasformata nel primo vero e proprio confronto ufficiale sul tema della costituzione del Libero consorzio tra Comuni dei Nebrodi. Nel convento di Badia Grande, i 18 sindaci del distretto sanitario 31 hanno nei fatti spianato la strada in un percorso che dovrebbe portare, o almeno queste sono le intenzioni, alla costituzione in consorzio della grande fascia di territorio che da Patti giunge fino a Tusa. “Il consorzio nei fatti c’è già, bisogni riempirlo di contenuti”, così ha dichiarato il sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni, tra i più attivi insieme al collega di Castell’Umberto, Vincenzo Lionetto Civa, nell’ottica del raggiungimento dell’accordo. “Per decenni i Nebrodi sono stati la periferia della periferia – ha dichiarato Lionetto –  la provincia di Messina si è sempre fermata a Barcellona. Adesso la nuove legge di riforma degli enti locali ci da questa opportunità che non possiamo perdere. I Nebrodi meritano di essere, finalmente, una centralità nel territorio siciliano”.  “L’area dei Nebrodi – ha invece scritto l’on. regionale Bernardette Grasso – rientra fra quelle candidabili per la Strategia Nazionale delle Aree Interne(SNAI) insieme alle aree delle Madonie, Calatino e Sicani. La candidatura dei Nebrodi in Area Interna consentirebbe di attivare sul territorio un’agenda territoriale attuata mediante l’Investimento Territoriale Integrato ITI definito dal documento sulla politica di coesione 2014-2020 della Commissione Europea come strumento essenziale per lo sviluppo di una strategia integrata capace di mettere a sistema diverse politiche mediante l’implementazione di un pacchetto integrato di interventi che si basano sull’utilizzo di fondi strutturali (FESR ed FSE)”. Secondo le prime stime, potrebbero essere 57 i Comuni a far parte del consorzio dei Nebrodi, con una popolazione stimata attorno ai 190 mila abitanti. In tale quadro, però, bisognerà capire tanto la collocazione dei Comuni della Valle dell’Halaesa, che avrebbero un feeling con altri centri della provincia di Enna, quanto quella dei Comuni ricadenti nelle Isole Eolie. La strada per giungere dunque alla vera e propria costituzione del consorzio è ancora lunga ma è innegabile che aver fatto già il primo passo ufficiale rappresenti un elemento importante. Gli stessi sindaci dei Nebrodi hanno quindi discusso sulla possibilità di individuare, tra loro stessi, una commissione ristretta cui sia demandato il compito di intessere la tela dei rapporti con tutti i rappresentanti delle amministrazioni coinvolte per giungere ad una vera e propria assemblea nella quale affrontare ufficialmente la questione. San Marco d’Alunzio è stato individuato come centro ideale per i prossimi incontri che, a quanto pare, si succederanno durante l’estate.

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