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Laura Reitano, neo presidente del consiglio “Fase nuova, basta personalismi vetusti”. Opposizione, acque agitate (VIDEO)

L’impasse sulla presidenza del consiglio comunale di Sant’Agata Militello si è dunque risolta nella seduta di ieri con l’elezione del consigliere di maggioranza Laura Reitano alla quale lo ricordiamo, al secondo scrutinio della serata, sono andate nove preferenze (8 della maggioranza più quella del consigliere di opposizione Antonio Vitale) contro le sette attribuite al consigliere di minoranza Monica Brancatelli, il cui nome è stato proposto in extremis dalla stessa opposizione.

Una svolta significativa ed una soluzione “politica”, più volte sollecitata da più parti, consistita nello specifico nella scelta del consigliere Antonio Vitale di rompere dopo due mesi lo schema in cui il consiglio è rimasto sotto lo scacco della parità aritmetica, aprendo una pagina nuova con un intenso lavoro ancora da fare nei 12 mesi che rimangono del mandato con ancora numerose istanze da esitare nell’interesse della comunità santagatese.

Il dato politico afferma dunque la compattezza mantenuta dalla maggioranza a sostegno dell’amministrazione Mancuso che, nell’ambito di una  dialettica di confronto al proprio interno, per due mesi e fino all’ultima votazione ha mantenuto ferma l’indicazione sull’unico nome proposto e votato sin dal primo scrutinio, quello appunto di Laura Reitano, raggiungendo alla fine il risultato politico auspicato.

“Abbiamo portato a casa un bel risultato, con tutto il gruppo di maggioranza compatto e deciso fino alla fine”, ha detto all’indomani dell’elezione la neo presidente Laura Reitano. “Spero che da qui in avanti possa aprirsi una via per la politica santagatese nell’ottica dell’abbandono di vetusti personalismi ed antagonismi, per un agire coeso e nell’esclusivo interesse della cittadinanza”. Di seguito l’intervista integrale.

Tra la minoranza e gli indipendenti, invece, la posizione esternata da Vitale sembrerebbe non aver lasciato tutti contenti, anzi, le acque interne all’opposizione parrebbero essersi agitate. Così come c’è stato anche chi non ha fatto mistero della delusione per l’esito della votazione.

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