Il colpo ad effetto potrebbe arrivare, e arriverà, nelle prossime ore, a scaldare la già rovente temperatura estiva. Il colpo di scena riguarderebbe il Porto dei Nebrodi e l’inspiegabile situazione di stallo che è piombata sull’avvio dei lavori per il completamento con la realizzazione del molo di sottoflutto e della banchina di riva. Agli atti del Comune sarebbe, infatti, già stata depositata una nota da parte di un, ancora, non meglio specificato ufficio della regione siciliana, che porrebbe dubbi sulla procedura di gara seguita per l’assegnazione dell’appalto integrato, vinto nel 2010 dalla Si.Gen.Co., che, come è noto, trasferì poi il ramo d’azienda alla Cogip. Una nota che, dunque, quattro anni dopo, rimetterebbe tutto in discussione, peraltro con una straordinaria tempistica, suggerendo, invece, quello che avrebbe dovuto essere un espletamento della gara da parte dell’Urega. Eppure tutto si può dire meno che sia passato inosservato l’appalto del Porto, tanto da poter giungere solo oggi ad un così attento esame da parte degli uffici regionali. Un appalto attorno a cui non è certo mancato il clamore mediatico e giudiziario, che ha superato indenne fior di ricorsi e altrettanti giudizi al Tar ed al Cga e che era stato già sottoposto al vaglio dell’osservatorio regionale per i lavori pubblici, cui era stato preventivamente trasmesso il bando di gara prima della celebrazione della stessa. Giorni roventi potrebbero dunque attenderci, fermo restando che la situazione, se verificata, potrebbe portare anche l’amministrazione comunale di fronte ad un bivio, una ulteriore fase di stallo dovendo adottare comunque degli atti amministrativi che, tutelando in ogni caso l’interesse del comune, qualunque sia la filosofia politica ispiratrice, dovrebbero garantire l’ente e non esporlo ad eventuali altri contenziosi e/o ricorsi dagli esiti imprevedibili anche dal punto di vista di eventuali risarcimenti e penali. Non ci resta che aspettare…