L’ennesima ferita sul lungomare santagatese martoriato ha pesantemente riproposto l’urgenza di trovare soluzioni definitive per arginare un’erosione che ormai da dieci anni a questa parte (il primo crollo nel 2014 su villa Bianco) sta inesorabilmente progredendo con conseguenze pesanti per la città sotto tutti i punti di vista. Già la stessa villa Falcone e Borsellino tre il 2011 e il 2012 era stata oggetto di analoghi crolli, con i lavori di riqualificazione che furono poi affidati nel 2015.
Agli atti al momento risultano due le iniziative progettuali intraprese. Quella elaborata dalla Città metropolitana di Messina, riguarda la prosecuzione della messa in sicurezza con ricostruzione del muro nel tratto che va dal Vallone Posta sino alla prima parte di villa Falcone e Borsellino, oggetto dei ripetuti crolli tra il 2019 e il 2022. 8,2 milioni complessivi il quadro economico del progetto esecutivo per realizzare il muro paraonde con paratie in parancole in acciaio, le opere di difesa distaccate e la ricostruzione del litorale. Nel progetto figura anche il ripascimento dello stesso tratto di arenile ed il ripristino del sistema di bypass dei sedimenti. L’elaborato per i “Lavori urgenti per la ricostruzione del tratto di muro di sostegno diruto causa mareggiata, sula S.P. 162 del lungomare di Sant’Agata di Militello, compreso tra Vallone Posta e Villa Falcone -Borselino” è stato trasmesso mesi fa alla struttura commissariale regionale per gli interventi contro il dissesto idrogeologico, in attesa di finanziamento.
L’altro progetto, ancor precedente, riguarda invece l’intervento di ripascimento per un chilometro e mezzo della parte centrale del lungomare, classificato ad altro rischio idrogeologico R4, finanziato dal 2019 con 5,6 milioni del Po Fesr 2014/2020 con le misure dedicate a messa in sicurezza per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico. Da oltre un anno, secondo quanto riferito dal comune, si attende l’indizione della gara da parte della centrale unica di committenza per l’affidamento nelle forme dell’appalto integrato.
DI seguito l’intervista al sindaco Bruno Mancuso: