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Processo Camelot, l’ingegnere Contiguglia non dovrà risarcire il comune parte civile

Si chiude definitivamente dopo oltre dieci anni la vicenda giudiziaria scaturita dall’operazione “CAMELOT” che nel 2014 interessò il comune di Sant’Agata Di Militello.

La Corte d’Appello di Messina, pronunciandosi in sede di rinvio della Corte di Cassazione, disposto con la sentenza dello scorso 9 maggio, ha decretato la revoca delle statuizioni civili poste a carico dell’ingegnere Giuseppe Contiguglia, già dirigente dell’ufficio tecnico comunale. A riferirlo in una nota lo Studio Legale Fabio che ha rappresentato il professionista in tutte le fasi del giudizio.

A seguito della sentenza di primo grado che dichiarò la responsabilità dell’imputato come organizzatore della presunta associazione a delinquere, nel novembre 2022 la Corte d’Appello riformò parzialmente la sentenza dichiarando la prescrizione, confermando tuttavia la decisione sulle statuizioni civili. Dopo il rigetto del primo ricorso in Cassazione, il difensore dell’imputato, avvocato Massimiliano Fabio, propose ricorso straordinario di fronte alla stessa Suprema Corte, deducendo l’errore di fatto contenuto nella sentenza impugnata riguardo la data dell’ultimo reato fine contestato e dunque della decorrenza dei termini di prescrizione già antecedentemente la pronuncia di primo grado.

Il ricorso straordinario fu accolto dalla Seconda Sezione Penale, con revoca della precedente pronuncia della stessa Cassazione ed annullamento con rinvio ad altra sezione della sentenza d’appello impugnata. All’esito dell’ulteriore giudizio, dunque, il collegio messinese ha rilevato come l’ultimo reato fine contestato, per un’ipotesi di falso, si riferisse al 2012, tanto da essere dichiarato prescritto nella stessa sentenza di primo grado. In ragione di ciò, le statuizioni civili sono state revocate.

L’Avvocato Massimiliano Fabio dichiara: «Giunge finalmente a conclusione una vicenda giudiziaria lunga e controversa per la quale già l’accoglimento del precedente ricorso straordinario in Cassazione, fatto tutt’altro che consueto, aveva rappresentato un punto particolarmente significativo affermando un principio giurisprudenziale di particolare rilevanza».

«Apprendo con estrema soddisfazione il risultato ottenuto grazie alla professionalità e caparbietà del mio avvocato Massimiliano Fabio. Lui ha creduto sempre nella mia innocenza e questo lo ha spinto ad incoraggiarmi e sostenermi», ha commentato lo stesso ingegnere Giuseppe Contiguglia. «Il lungo e travagliato iter procedimentale mi ha fatto comunque valutare meglio la vita ed i suoi valori che comprendono: la famiglia, i veri amici ed il lavoro. Proprio alla famiglia voglio dedicare il mio sollievo e la mia gioia: senza di Loro non sarei riuscito a superare la “tempesta”, contro tutti e tutto, nella consapevolezza di essere un “combattente”, come diceva qualcuno, consegnandomi la forza di andare avanti e procedere nel percorso di vita e professionale che mi ha portato ad avere risultati e soddisfazioni. In ultimo non dimentico la mia Sant’Agata alla quale ho dato tutto e per la quale darei ancora tutto ma, mi rendo conto che, ogni cosa va fatta a suo tempo».

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