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Acqua non potabile, interventi di clorazione per risolvere il problema

Acqua non potabile a Sant’Agata Militello con l’ordinanza emessa dal sindaco Bruno Mancuso (leggi qui) che estende il divieto di utilizzo per il consumo umano all’intero territorio cittadino.

Un provvedimento emanato a seguito delle analisi eseguite dell’Asp di Messina che, secondo i rapporti di prova del 28 febbraio, hanno rilevato campioni non conformi all’uscita del serbatoio Telegrafo, al serbatoio di contrada Ireta ed alla fontana pubblica di via Cosenz. Già le analisi eseguite due settimane prima da un laboratorio accreditato per conto del comune avevano dato riscontro negativo su due punti di prelievo, quelli di Ireta e via Cosenz, con il via libera alla potabilità che era invece arrivato solo per il Telegrafo. Preso atto dei risultati dei controlli del’Asp, dunque, e della distribuzione idrica dai serbatoi alle varie aree cittadine, i punti di prelievo idrico della Fontana pubblica di via Cosenz, di c.da Ireta e dell’uscita serbatoio Telegrafo non sono idonei per la fornitura idrica.

Il serbatoio Telegrafo, lo ricordiamo, fornisce acqua a tutto il centro abitato comprese le contrade Albanova, Gaglio, Cavarretta, Calarco, Cuccubello, e Minà mentre l’acqua di Ireta l’acqua viene distribuita alle contrade Orecchiazzi, Astasi, Rosselli, parte superiore di San Leo, e parte superiore di Terreforti. Anche nella restante parte del territorio comunale permane quindi il divieto dell’utilizzo delle acque della rete idrica comunale per il consumo umano.

L’ufficio manutenzioni del comune è dunque al lavoro per risolvere la problematica, nel frattempo, a fronte anche delle polemiche che si sono susseguite dopo l’emanazione dell’ordinanza, il sindaco Bruno Mancuso ha precisato: «A causa di un problema tecnico di clorazione si è rilevata la presenza di coliformi oltre i limiti previsti, per cui il sindaco ha l’obbligo di legge ad emettere l’ordinanza. Abbiamo provveduto a ripristinare l’ordinaria clorazione per cui non ci sono problemi di nessun tipo e si può tranquillamente utilizzare l’acqua come si è fatto sempre, a parte bere fino a quando non sarà ritirata l’ordinanza, dopo avere ripetuto le analisi di rito».

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