Rapporti commerciali tra l’impresa affidataria del servizio rifiuti a Sant’Agata Militello, la Multiecoplast, beneficiaria di quattro ordinanze straordinarie ed urgenti per la gestione del servizio, e la ditta di cui la titolare è la madre dell’assessore Marco Vicari. I mezzi della ditta utilizzati per l’espletamento del servizio, come è noto, si servono per il carburante al rifornimento “Esso” di Sant’Agata Militello, da qualche tempo gestito dalla famiglia Vicari. Un rapporto commerciale assolutamente legittimo e senza alcuna ombra, risalente pare a diverso tempo addietro, che però, proprio viste le attribuzioni dell’assessore in materia di rifiuti, argomento spinoso e finito al centro del dibattito politico, potrebbe far esplodere un vero e proprio caso nell’amministrazione. Oggi a portare allo scoperto quel caso è il presidente del consiglio comunale Antonio Scurria che chiede apertamente la rinuncia alla delega all’ambiente ed ai rifiuti da parte dello stesso Vicari, o, la revoca delle stesse attribuzioni da parte del sindaco Sottile. (Leggi Comunicato Scurria)
“Nessuna censura, nessun giudizio o valutazione sul legittimo operato dell’impresa Multiecoplast e della ditta di carburanti gestita dalla madre dell’assessore Vicari – scrive Scurria – ma dal punto di vista esclusivamente politico mi pongo un problema di opportunità in ordine ad un potenziale conflitto di interessi dell’assessore comunale nell’assumere decisioni e scelte per conto della pubblica amministrazione che potrebbero incidere in qualunque modo su un soggetto/società con cui la madre dello stesso intrattiene, direttamente o indirettamente, legittimi rapporti d’affari. La questione che si pone, e su cui riflettere, non è relativa all’approvvigionamento di carburante presso la stazione di servizio “Esso” da parte della Multiecoplast – prosegue Scurria – ma consiste nel detenere da parte dell’assessore Vicari una delega che, per le ragioni esposte, può ingenerare confusione, fraintendimenti, discussioni o, al peggio, alimentare anche solo il minimo dubbio nell’opinione pubblica che chi è investito di una carica istituzionale abbia comunque un qualsivoglia condizionamento o limitazione, seppure solo potenziale o ipotetico, nell’adozione delle scelte politico – amministrative dell’Ente, secondo i principi di cui all’art. 97 della Costituzione. Ritengo, inoltre, che chiunque rivesta una carica pubblica debba non solo essere, ma anche apparire indipendente, terzo ed imparziale. Dunque – conclude il presidente del consiglio – in funzione di quest’ultimo principio l’assessore Vicari farebbe bene a valutare di rinunciare alla delega in materia di ambiente e rifiuti, così come il sindaco Sottile farebbe bene a valutare, in assoluta autonomia, di revocare detta delega”.