Ulteriori scossoni alla già vacillante e deficitaria organizzazione interna comunale, voluta dall’amministrazione Sottile all’indomani del suo insediamento, giungono dai consiglieri della minoranza, in appoggio proprio all’amministrazione comunale. Nel mirino, ancora una volta, finiscono le attribuzioni dei settori affidati all’architetto Piera Zingales, sempre più ex punta di diamante della “rivoluzione Sottile”. Dopo quella sulla sorte del Cine Teatro Aurora oggetto di una nuova interrogazione, indirizzata al’assessore ai servizi sociali, Giuseppe Puleo, è il mancato avvio del servizio di assistenza scolastica ai disabili. “Gli uffici non sono stati fino ad oggi in condizione di adempiere ad una attività che coinvolge la categoria protetta dei disabili nei confronti dei quali va garantita ampia tutela del diritto allo studio”, scrivono i consiglieri Maniaci e Marchese. “È inaccettabile – si legge in una nota congiunta – l’interruzione di un servizio che fino all’anno scorso veniva regolarmente erogato in favore di categorie deboli. L’Amministrazione ha il dovere di usare la massimo della determinazione ove gli uffici non dessero la necessaria collaborazione nella risoluzione del problema. Non si può pensare che di fronte ai problemi legati alle disabilità dei bambini che frequentano gli istituti scolastici non si riescano comunque a trovare possibili soluzioni di intervento e di assistenza”
Ulteriori scossoni alla già vacillante e deficitaria organizzazione interna comunale, voluta dall’amministrazione Sottile all’indomani del suo insediamento, giungono dai consiglieri della minoranza, in appoggio proprio all’amministrazione comunale. Nel mirino, ancora una volta, finiscono le attribuzioni dei settori affidati all’architetto Piera Zingales, sempre più ex punta di diamante della “rivoluzione Sottile”. Dopo quella sulla sorte del Cine Teatro Aurora oggetto di una nuova interrogazione, indirizzata al’assessore ai servizi sociali, Giuseppe Puleo, è il mancato avvio del servizio di assistenza scolastica ai disabili. “Gli uffici non sono stati fino ad oggi in condizione di adempiere ad una attività che coinvolge la categoria protetta dei disabili nei confronti dei quali va garantita ampia tutela del diritto allo studio”, scrivono i consiglieri Maniaci e Marchese. “È inaccettabile – si legge in una nota congiunta – l’interruzione di un servizio che fino all’anno scorso veniva regolarmente erogato in favore di categorie deboli. L’Amministrazione ha il dovere di usare la massimo della determinazione ove gli uffici non dessero la necessaria collaborazione nella risoluzione del problema. Non si può pensare che di fronte ai problemi legati alle disabilità dei bambini che frequentano gli istituti scolastici non si riescano comunque a trovare possibili soluzioni di intervento e di assistenza”
