Il Comune di Sant’Agata Militello è una vera e propria pentola a pressione pronta ad esplodere. Sempre più paradossale la vicenda legata al pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali, senza alcuna traccia credibile e concreta per il pagamento della mensilità di Novembre né tantomeno prospettive per quella di Dicembre e la tredicesima. Con il Natale alle porte, potrebbero dunque essere feste amare per i dipendenti santagatesi, regalo di fine anno di un’amministrazione che mentre da un lato propone indebitamenti per vent’anni sulle spalle dei cittadini ed accende prestiti per pagare il servizio rifiuti, dall’altro non solo non riesce ad attuare strategie autorevoli, ma continua a non dare risposte credibili agli stessi dipendenti, oltreché alla cittadinanza. Riunioni ed incontri si susseguono ma sempre con lo stesso esito deprimente. I dipendenti ormai quotidianamente escono dalle stanze di Palazzo Faraci sempre più infastiditi , chiaro segnale di una tensione sempre più crescente e pronta ad esplodere. Del resto, nei giorno scorsi al culmine di una riunione sindacale della Cisl era stato detto a chiare lettere che senza certezze sul pagamento degli stipendi si sarebbe andati incontro allo sciopero. A distanza di qualche giorno da quell’assemblea, cui il sindaco Sottile si era sottratto per poi incontrare, in privato, solo una delegazione, la Cisl torna a calcare la mano: “Malgrado la buona volontà e la disponibilità a ricercare le soluzioni più idonee per poter pagare gli dipendi di tutti i lavoratori del comune registriamo ancora un nulla di fatto e risposte evasive e tergiversanti da parte del Sindaco Sottile”, scrive il segretario Cisl Fp Calogero Emanuele. “Abbiamo chiesto a gran voce di sapere come sono state utilizzate le risorse da Luglio ad oggi accreditate dalla regione e dallo stato – prosegue Emanuele – abbiamo chiesto di assumere un impegno per pagare lo stipendio entro il primo dicembre con le risorse della Tari, stimate intorno a 500 mila euro, abbiamo chiesto di sapere quali entrate sono previste sino al 15 dicembre ma ad ogni richiesta giunge una risposta evasiva. Ci aspettavamo – sottolinea il segretario provinciale della Cisl Fp – un impegno politico da parte del sindaco, convinti che ci siano le risorse per pagare gli stipendi, ma invece l’amministrazione preferisce pagare altro e senza dare contezza di ciò che si fa. Evidentemente il peggio deve ancora venire – conclude Emanuele – ed allora che si abbia il coraggio di dichiarare ufficialmente le difficoltà economiche dell’Ente con le conseguenze che ne derivano, intanto dallo stato di agitazione si passa alla fase di mobilitazione, invocheremo l’intervento del Prefetto per le procedure di raffreddamento e chiamiamo su revisori dei conti di fare una verifica straordinaria dei conti e delle spese dell’ente”.