19 luglio 1992. Palermo. Via d’Amelio. 16:58. 100 chilogrammi di tritolo. Mafia.
Quel giorno morivano Paolo Borsellino, giudice antimafia, all’epoca procuratore della repubblica, e la sua scorta. A distanza di due mesi dalla morte del giudice Giovanni Falcone, amico e collega di Borsellino, ucciso anche lui per mano della mafia. Fu un anno triste quello per la Sicilia. Scomparvero due simboli della lotta alla mafia, due che non si facevano corrompere, due che non stavano zitti. E dopo averli fatti fuori, si poteva pensare che la mafia avesse vinto, che erano loro i più forti, che li avevano fatti tacere per sempre. Ma così non è stato! Perché due come Falcone e Borsellino non si dimenticano facilmente. Ad un mese dall’attentato a Giovanni Falcone, in occasione di una commemorazione, Paolo Borsellino dichiarava: «La sua vita è stata un atto d’amore verso questa città, verso questa terra che lo ha generato. Perché se l’amore è soprattutto ed essenzialmente dare, per lui amare Palermo e la sua gente ha avuto e ha il significato di dare a questa terra tutto ciò che era possibile dare delle nostre forze morali, intellettuali e professionali per rendere migliore questa città e la patria a cui essa appartiene… Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo, continuando la loro opera… dimostrando a noi stessi e al mondo che Falcone è vivo». Ed è quello che fece proprio Borsellino, intensificando le indagini, ascoltando i pentiti, cercando di fare in fretta, consapevole di essere il prossimo bersaglio.
Sono passati 21 anni da allora e la Sicilia non dimentica, non lo ha mai fatto. In tutti questi anni sono nate numerose fondazioni intitolate ai due giudici. Piazze, strade, monumenti a loro dedicati cercano di mantenere vivo il ricordo di due uomini che hanno lottato contro la mafia, dimostrando di amare la nostra terra ancora più della loro vita.
E oggi anche Sant’Agata vuole ricordare Paolo Borsellino. Nell’anniversario della sua morte, l’associazione Giovani per Sant’Agata, con la collaborazione dei ragazzi de Il Megafono, l’Acis e il patrocinio della Proloco e del Comune di Sant’Agata Militello, ha organizzato una fiaccolata che percorrerà alcune vie della città fino ad arrivare alla Villa Falcone e Borsellino dove verrà proiettato un film sul giudice ucciso durante la strage di via d’Amelio. Sicuramente un’occasione per ricordare insieme un grande uomo e mantenere viva la sua memoria.
Questo il programma della manifestazione:
Ore 21:00 Raduno davanti al Castello Gallego
Ore 21:15 Partenza della fiaccolata che percorrerà alcune vie santagatesi per arrivare in Villa Falcone e Borsellino, dove verrà proiettato un film sulla figura del magistrato ucciso dalla mafia.
RosaMaria Castrovinci