Sarà evidentemente un’attrazione magnetica quella della neonata (nel senso di neo insediata, ndr) amministrazione comunale di richiamare su di se clamore e scalpore con i propri provvedimenti. E così, dalla n°55 alla n°66 il passo e breve ed ecco che l’estate santagatese 2013 si arricchisce di una nuova ordinanza destinata, anche questa, a lasciare il segno! Dopo quella che ha messo al bando le bevande in vetro, piomba nel bel mezzo d’Agosto il nuovo colpo di scena, l’ordinanza che disciplina le emissioni sonore e le attività di pubblico spettacolo ed intrattenimento da parte dei locali pubblici. Il “Sogno di una notte di mezza estate” ha prodotto la modifica dell’ordinanza n°100 del 14 Giugno 2011, imponendo una vera e propria sferzata ai gestori, chiamati a spegnere la musica improrogabilmente entro l’una di notte. Dal 1 Luglio al 31 Agosto, questo limite è previsto per tutti i giorni feriali, mentre per il Venerdì, il Sabato ed i prefestivi la soglia è posticipata alle 2 della notte. Il tutto “fermo restando la presentazione preventiva di una relazione redatta da un tecnico esperto in acustica ambientale sugli strumenti e/o apparecchiature sonore utilizzate”. (allegato 1, sotto). Dal provvedimento sono esclusi quei locali appartenenti alla tipologia “C”, (discoteche) per cui rimangono invariate le disposizioni vigenti ( a Sant’Agata, per intenderci, solo la “Capannina” rientra nella tipologia “C”). Dunque ricapitolando, tutti i gestori di lidi, bar, chioschi ed altri locali che volessero organizzare intrattenimenti musicali del tipo Musica dal vivo (ascolto, sottofondo o ambiente), Piano bar o Karaoke, previa predisposizione e presentazione, (in pieno Agosto ??!!) della suddetta relazione acustica, dovranno comunque spegnere il tutto alle 2 se trattasi di weekend o prefestivi oppure all’una( esempio Lunedì 12 o Martedì 13 Agosto !!!). Il non rispetto di tali limitazioni, comporterà, secondo ordinanza, sanzioni variabili da 50 a 500 euro mentre per le eventuali reiterazioni è persino prevista la chiusura del locale da tre a sei giorni. Un vero e proprio colpo di scena alla soglia delle due settimane clou dell’estate, dalle quali i gestori dei locali si aspettano la tanto desiderata boccata d’ossigeno per le proprie casse. L’ordinanza ha valore comunque per l’intero arco del’anno, solo che per tutti gli altri mesi, dunque da Gennaio a Giugno, il limite è anticipato alla mezzanotte nei giorni feriali, all’una nei weekend e prefestivi. Così come per l’ordinanza del vetro, c’è una “ratio”, espressa in premessa, assolutamente condivisibile, ossia quella del rispetto della quiete pubblica e del riposo di tutti i cittadini. Detto ciò, appare ancora una volta incredibile però la tempistica di un’ordinanza che evidentemente va a cozzare con le esigenze economiche, commerciali e di promozione turistica di un paese che ha sempre guardato al turismo come sua meta e che da anni “lotta” spalla a spalla con gli altri centri costieri per promuovere la propria “movida”, evitando tra l’altro, che i propri giovani siano costretti a spostarsi, con i rischi connessi, verso altri centri. Perché dunque non attendere le prossime due settimane e poi, trascorso il clou estivo, a bocce ferme, non incontrarsi, confrontarsi eventualmente concordare con i gestori dei locali soluzioni e infine decidere le nuove disposizioni come è comunque prerogativa degli amministratori? A storcere il naso per questa nuova ordinanza “restrittiva” sono stati ovviamente i titolari delle attività interessate mentre i consiglieri comunali di maggioranza hanno rilasciato un proprio comunicato (allegato2, sotto) nel quale si esprime il disappunto sul provvedimento del quale si chiede la revoca immediata!