Sant’Agata Militello presa di mira da diabolici “sabotatori” che, puntellando ad arte tombini e caditoie ed ostruendo fraudolentemente le vie di deflusso dell’acqua, hanno messo in ginocchio l’intera città, sfruttando le bizze di “Giove Pluvio” che nel mese di Agosto ha riversato sulla costa tirrenica della provincia quantità di pioggia inusuali ed eccezionali per il periodo estivo. La ricostruzione, che dire quantomai singolare, già precedentemente udita per le vie del paese nei giorni immediatamente successivi al nubifragio del 9 Agosto, per bocca di alcuni esponenti dell’amministrazione, è passata adesso su carta ufficiale (nota allegata sotto), oggetto di un esposto/denuncia presentato dal sindaco al fine, recita testualmente la nota dell’amministrazione, “di verificare la eventuale responsabilità dolosa o colposa di taluno riguardo a quanto accaduto”. Il tutto corredato da una foto, scattata, come recita la nota, dallo stesso primo cittadino, che smaschera l’inganno, svelando un tombino (uno) pieno zeppo di bottiglie di plastica ripiene di materiale sabbioso (foto in primo piano). Dunque, secondo il sindaco, Sant’Agata Militello sarebbe stata messa ko, il 9 Agosto ed in forma minore lo scorso 20 Agosto, da un sabotaggio in piena regola che ha fatto sì che i pozzetti non riuscissero più a garantire il deflusso dell’acqua piovana e riversassero invece per la strada liquami di ogni genere. A ciò si aggiungerebbero però altri due fattori:
-primo: l’assoluta carenza di manutenzione: “come appresso informalmente dagli uffici, i quali hanno addotto la mancata destinazione di risorse”, recita la nota
-secondo: l’insufficienza degli interventi eseguiti alcuni anni fa sul collettore fognario: “…solo qualche anno addietro il Comune di S.Agata ha appaltato, con finanziamento regionale di oltre 2 milioni di euro, un importante intervento sull’emissario fognario, che avrebbe dovuto essere risolutivo e che, invece, non sembra avere apportato adeguati miglioramenti al deflusso delle acque ed al funzionamento dei tombini”, virgolettato sempre tratto dallo stesso comunicato.
Sabotatori, casse al verde per le manutenzioni ed interventi insufficienti del passato. Ecco dunque le tre ragioni per cui, secondo l’amministrazione comunale, Sant’Agata Militello non ha sopportato poche ore di pioggia battente in piena estate trasformandosi in un unico grande acquitrino.
Ai posteri o, forse, all’autorità (quale?) cui è stato presentato l’esposto, l’ardua sentenza!