La “linea Ridolfo” regge. Tra pressioni e spintoni, comunicati ed avvertimenti, alla fine l’amministrazione di Sant’Agata Militello pare seguire “obtorto collo” la strada indicata dal suo Rup, ingegner Basilio Ridolfo, per la definizione dell’iter dell’appalto per il completamento del Porto. La strategia suggerita dal Rup e condivisa dal sindaco qualche settimana addietro, con tanto di comunicato, nell’ottica di concedere un mese di tempo all’impresa Cogip per fare proprie le criticità rilevate tra progetto definitivo ed esecutivo ed adeguare l’elaborato, era improvvisamente tornata in discussione, oggetto di aspre ed infuocate riunioni e di un confronto intestino nel gruppo a sostegno dell’amministrazione. Quel tempo concesso alla ditta per mettere a posto le cose, così come consigliato allo stesso Rup dalla normativa sugli appalti, è sembrato nelle ultime settimane particolarmente indigesto almeno ad una parte del “gruppo Sottile”. I mal di pancia, oltre le riunioni infuocate, si erano quindi manifestati con ben due comunicati a firma dei consiglieri Pd-Megafono Marchese e Maniaci, cui nel secondo si è aggiunta anche Brancatelli dell’Udc.
L’ingegnere Ridolfo ha però tirato avanti per la propria strada, incurante delle beghe politiche, e ieri alla prevista conferenza dei capigruppo, convocata già da tempo e rinviata in precedenza solo per problemi personali dello stesso funzionario, ha ribadito quale sarà la strada che il Comune santagatese seguirà. Confermati dunque i trenta giorni di tempo per l’impresa Cogip spa, che nei prossimi giorni riceverà l’elaborato di undici pagine proposto da Ridolfo e nel quale sono riassunti i rilievi che rendono, alo stato attuale, non approvabile il progetto esecutivo, poiché non conforme a quello definitivo. Si tratta di criticità di ordine tecnico per previsioni di spesa che comporterebbero oneri insostenibili per il Comune, secondo la legge ed il contratto stesso d’appalto. La palla passerà quindi all’impresa che in un mese dovrà apportare le modifiche richieste. Diversamente, ed in maniera automatica, il contratto sarà rescisso. A conferma che, però, su tale argomento i mal di pancia sono divenuti vere e proprie “coliche insopportabili” ecco giungere nel pomeriggio uno spettacolare comunicato firmato da Sottile nel quale viene attaccato ancora una volta il corrispondente della Gazzetta del Sud, che aveva riportato le notizie di cui sopra già nell’edizione di stamani. Sottile, giocando sui termini, precisa che l’assegnazione alla ditta “di un congruo termine a difesa, probabilmente di 30 gg, si riferisce al contraddittorio previsto dalla legge sul procedimento amministrativo e certamente non va interpretato come una sorta di sanatoria delle responsabilità ed inadempienze eventualmente maturate dalla aggiudicataria. Nell’ambito di tale più ampio contraddittorio il Comune non si rifiuterà di valutare una progettazione esecutiva adeguata e conforme a quella oggetto dell’appalto che la Cogip volesse fare pervenire.” Da far notare che, a margine della conferenza dei capigruppo, si erano registrati due comunicati. Il primo è del gruppo di maggioranza, riassunto nelle interviste video che vi abbiamo proposto dei consiglieri Gumina e Barbuzza.
In un altro comunicato (foto a fianco), invece, i capigruppo di minoranza presenti, Armeli, Carrabotta e Sberna hanno manifestato “piena fiducia sull’operato dell’amministrazione, approvando la linea di procedere così come ipotizzato nella relazione del Rup, ingegnere Ridolfo e solo alla scadenza del termine concesso alla ditta valutare l’eventuale rescissione del contratto”. Significativo l’ultimo passaggio del comunicato della minoranza, in netta contrapposizione con la precedente nota dei collegi di Pd e Megafono: “Riteniamo – concludono i consiglieri Armeli, Carrabotta e Sberna – che ciò sia doveroso e non sia una perdita di tempo, bensì l’unica opportunità per un imminente avvio dei lavori”.