L’amministrazione preferisce trincerarsi dietro un contenzioso amministrativo tre le ditte per giustificare i ritardi nell’avvio del progetto servizio di assistenza domiciliare agli anziani. Intanto nella realtà sarebbero già pronte a partire le diffide da parte di numerosi comuni dell’hinterland, ricadenti nell’ambito del Distretto socio sanitario 31, stanchi di continuare a pagare per ritardi ed inefficienze dell’amministrazione santagatese e degli uffici del comune capofila. Nel mirino il settore dei servizi sociali santagatese è tornato per il mancato avvio del progetto di assistenza agli anziani denominato “Coccolati e spensierati” finanziato per oltre 1 milione di euro, ed assegnato nel maggio 2014 alla ATI palermitana Coop. Amanthea (capogruppo), Societate e Viva Senectus, che subì, vincendolo, un ricorso amministrativo intentato da parte di altre ditte . Un servizio che vede interessati ben 18 comuni e che, inspiegabilmente, non è però mai partito. Sull’argomento nei giorni scorsi i consiglieri del gruppo di maggioranza avevano presentato un’interrogazione (leggi interrogazione)per conoscere le ragioni per le quali il servizio di assistenza agli anziani aggiudicato nel mese di maggio 2014 non fosse ancora partito, se l’amministrazione ritenesse tale ritardo compatibile con i principi di buon andamento della pubblica amministrazione. Secondo quanto comunicato dall’amministrazione a seguito della interrogazione, l’avvio del servizio sarebbe già avvenuto ed i ritardi derivanti dal ricorso al Tar della seconda classificata, la Cooperativa “Servizi Sociali” di Capo d’Orlando. Al di là del caso specifico che, come detto, non può essere solo giustificato dal contenzioso amministrativo, il settore dei servizi sociali non è nuovo a ritardi ed empasse su cui i rappresentanti dei comuni del distretto socio sanitario non hanno mancato di far sentire tutta la loro disapprovazione.