“Sono ottimista e fiducioso per il mantenimento della sede della Camera di Commercio di Messina, perché il Governo sembra abbia accettato la nostra proposta di inclusione delle città metropolitane fra le sedi delle Camere di Commercio, a prescindere dal numero delle imprese associate”. Ad annunciarlo è il Senatore del Gruppo Area Popolare Bruno Mancuso, che, pur mantenendo la dovuta cautela, prospetta buone probabilità di evitare la soppressione della Camera di Commercio di Messina. “Nonostante un emendamento del sottoscritto e del sen. Caridi sia stato respinto in Commissione affari costituzionali– afferma Mancuso – poiché parte integrante dell’art.9 del Decreto sulla pubblica amministrazione, (articolo completamente soppresso perché senza copertura finanziaria), le ragioni del mantenimento dell’Ente Camerale a Messina sono state comprese e recepite dal relatore sen. Pagliari che ha inserito nel testo di un emendamento del relatore l’inclusione delle città metropolitane (quindi anche Messina e Reggio Calabria), tra le sedi delle Camere di Commercio da mantenere”. La modifica assume particolare rilevanza per Messina e Reggio Calabria che, altrimenti, sarebbero le uniche città metropolitane senza sede di Ente Camerale, in ragione del numero delle imprese iscritte inferiore alla soglia prevista di 80 mila.
“Alla luce dei contatti avuti con il governo e con le altre forze politiche . conclude il Senatore Mancuso – non ci dovrebbero essere ostacoli insormontabili perché questa norma venga approvata e sia pertanto salvato lo storico Ente Camerale di Messina. Il condizionale è comunque d’obbligo e bisogna mantenersi cauti fino a quando non ci sarà la definitiva approvazione”.
Alberto Visalli