La grande eredità non è un teorema da dimostrare, né, come qualcuno vorrebbe far credere,un artefatto propagandistico. La grande eredita è qualcosa di molto più reale, evidente e tangibile nella quotidianità di una città le cui lancette dello sviluppo, della crescita e della pacifica convivenza sociale e politica non solo si sono fermate ma, se possibile, sono persino tornate indietro, risucchiate a ritroso nella macchina del tempo. La grande eredità è ciò che ha reso possibile, seppur in grave e colpevole ritardo, l’avvio di quei cantieri che oggi, finalmente viene da dire, fanno bella mostra di se a Sant’Agata Militello.
Dal Palazzo dello Sport, i cui lavori procedono a vista d’occhio, all’ultimo dei cantieri avviati, quello per la ristrutturazione e la riconversione del palazzo dell’ex Onmi, destinato a nuovo commissariato di Polizia, passando per l’elipista, il rifacimento del piazzale del Museo dei Nebrodi ed i lavori di riqualificazione della Villa Falcone e Borsellino. Ennesimi, ed ultimi in ordine temporale, frutti del lavoro che nei nove anni dal 2004 al 2013 l’amministrazione guidata dal sindaco Bruno Mancuso ha profuso nel settore degli appalti pubblici. Settimane fa qualcuno, che si è trovato a scrivere di cronaca giudiziaria intrisa di politica, ha erroneamente parlato di “opere fantasma” a Sant’Agata, probabilmente confondendo e mescolando protagonisti ed inchieste. Opere che, come è evidente, tutt’altro sono che fantasma. Lavori per cui l’amministrazione Mancuso ha ripreso progetti, spesso caduti nel dimenticatoio o insabbiati nelle pastoie burocratiche, opere per le quali ha concorso ai finanziamenti, li ha ottenuti e le ha appaltate.
E’ così che uno per uno, nel corso degli anni, sono partiti, ed approdati a conclusione, i cantieri che hanno cambiato il volto della città. A quel lungo elenco, che diventa persino inutile e tedioso riproporre, mancavano all’appello alcuni cantieri che oggi, con gravi responsabilità da parte di chi anziché accelerare le cose le ha invece rallentate, sono finalmente partiti. La Villa Falcone e Borsellino, finanziata già nel 2012 dall’assessorato regionale al Turismo per un importo complessivo di 1 milione 558 mila euro, con appalto assegnato a metà Giugno 2013.
La riqualificazione del piazzale Enzo Vicari, antistante il Museo dei Nebrodi, importo finanziato di 265.800 euro. La ristrutturazione dell’ex Onmi, stralcio del progetto finanziato nel 2010 con 2 milioni. La realizzazione della nuova segnaletica stradale, informativa e turistica, con l’installazione di pannelli elettronici, progetto approvato nell’Aprile 2012 e finanziato per 409 mila euro. A questi si potrebbe aggiungere il cantiere scolastico per il miglioramento delle infrastrutture, finanziato al Liceo Classico nell’ambito del progetto Pon avviato nel 2012, sotto l’egida del Comune, che vede in fase di realizzazione un campo di calcetto esterno in erba sintetica, o ancora, l’elipista di contrada Pianetta. Quest’opera è già ultimata da tempo e, con colpevole ritardo, sembra pronta per il taglio del nastro dopo l’affidamento della gestione. Un carico importante di opere lasciate in eredità dall’amministrazione Mancuso come un delizioso assist calcistico. A chi arrivava da dietro bastava solo spingere la palla oltre la linea ma, purtroppo per Sant’Agata, quel calciatore subentrante è stato persino capace di ingarbugliarsi, volutamente o meno, con la palla ai piedi, facendo perdere anni di tempo prezioso prima di realizzare il gol, trincerandosi dietro irregolarità ed errori sbandierati ma mai provati e carenze amministrative presunte, arrivando a giocare persino sulla grammatica dei decreti di finanziamento. Quando anche la triste ed incredibile vicenda del completamento del Porto giungerà al suo naturale e dovuto compimento, allora il quadro dell’eredità sarà davvero completo.
Ad un carico pesante di eredità accumulate in nove anni che oggi, con buona pace di tutti, la città continua a riscuotere, negli ultimi due anni sembra invece fare da contraltare un’altrettanto pesante eredità. quella delle occasioni perse, in termini di lavori bloccati o finanziamenti sfumati sotto la gestione Sottile&Co. Ci si chiede, ad esempio, che fine abbia fatto la riqualificazione di Villa Bianco, finanziata per 2 milioni 600 mila euro, o la ristrutturazione del campo comunale “Fresina”, 1.437.000 euro per un appalto che attende ancora di essere avviato dopo che, casomai ce ne fosse stato il bisogno, la nuova graduatoria, ripubblicata dall’assessorato turismo, sport e spettacolo della Regione, a seguito dei ricorsi presentati da alcuni comuni esclusi, ha confermando il 7° posto su 170 per il progetto già ammesso a finanziamento nel 2013.Sarebbe quindi utile sapere che fine abbiano fatto i 940 mila euro persi per il bando dei borghi marinari, riqualificazione di via Peschiera e via Pace, o perché sono sfumati 1 milione 720 mila euro per la riqualificazione urbana del “Chianu Rizzu” (a proposito di “Chianu Rizzu” sembra stiano emergendo particolari su cui ci sarà tanto da parlare).
Ed ancora, infine, perchè il presidentissimo regionale Crocetta, sponsor di questa amministrazione comunale, abbia abilmente fatto sparire, al pari di quanto accaduto in altri comuni siciliani, 11 milioni di fondi comunitari del PO Fers 2007/2013 già destinati al Porto Hub.