Telefonate roventi verso studi messinesi, sedie che scottano, scale e corridoi incandescenti al Comune di Sant’Agata Militello dopo che la stampa“cattiva” ha pubblicato (Giovedì)la clamorosa news sulla notifica del ricorso straordinario al presidente della Regione accolto dopo il parere del Cga che ha confermato il conflitto tra l’applicazione dell’Imu in Sicilia e lo statuto regionale autonomo. Da Giovedì si registra, infatti, un via vai frenetico da e per il municipio di piazza Crispi. Assessori, consiglieri comunali/avvocati ed altre figure, a quanto pare di riferimento dell’amministrazione, hanno aperto una sorte di “conclave” per capire il da farsi. Certo è che bisognerebbe innanzitutto capire, al di là dell’aspetto giuridico amministrativo di una vicenda che non si presta, ovviamente, a strumentalizzazioni di sorta, il perché da settimane quel provvedimento di annullamento della delibera 74/2012 del consiglio comunale, giacesse in qualche cassetto del comune senza che nessuno muovesse foglia. Da capire anche perché si è atteso che la stampa (quella cattiva) pubblicasse la news per dare il mandato ad un legale per proporre ricorso per revocazione allo stesso presidente della Regione. Anche quella proposta, a quanto pare, formulata dall’ufficio competente sarebbe rimasta in giacenza nel fascicolo di giunta per dieci giorni. Ma il mistero sul “caos Imu” s’infittisce.
Si dice, infatti, che la responsabile dell’area Economia e Finanze del comune avesse già redatto la proposta di deliberazione per il consiglio comunale per reiterare la delibera n. 74/2012 annullata dal CGA, da sottoporre al vaglio del consiglio in seduta urgentemente, addirittura da convocare Domenica pomeriggio. La proposta, però, già registrata, non sarebbe mai arrivata all’ufficio di presidenza, si dice per un dietro front del sindaco che non ha trasmesso gli atti. Cosa sia successo non è dato sapere. Si sa solo di una riunione fiume a cui, oltre al sindaco, avrebbero partecipato il segretario comunale e qualche consulente esterno. L’unica cosa che viene fuori da palazzo Faraci è il comunicato ufficiale firmato da Sottile: “Si informano i Signori Contribuenti che il provvedimento che ha accolto il ricorso di un cittadino santagatese è limitato all’anno 2012 e alle parti del giudizio, per il quale è già in corso impugnazione per revocazione. Per l’anno 2015, pertanto, i contribuenti SONO TENUTI ad effettuare il pagamento dell’acconto IMU entro la data del 16 giugno c.m. secondo le aliquote e le modalità già indicate nel precedente comunicato pubblicato sul sito web del Comune”. Sull’argomento, interviene il presidente del consiglio comunale Antonio Scurria che rilevando “gravissime ripercussioni di carattere finanziario che potrebbero subire i comuni siciliani a causa del venir meno del gettito derivante dalla principale entrata tributaria”, ha informato della questione l’Anci Sicilia, l’associazione guidata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando che raccoglie tutti i comuni siciliani. Scurria ha chiesto all’Anci “un “autorevole intervento al fine di chiarire la reale portata della questione, nell’ottica dell’esclusiva tutela degli enti locali”.