Il “CASO CANTAGIRO” deve proprio averli messi in confusione. Telefoni roventi, facce scure, qualcuna, dicono, più imbufalita di altre, summit per le stanze del palazzo. Strano, visto che sul “CASO CANTAGIRO” nessuno ha accusato nessuno, ma semplicemente chiesto il perché. Niente da fare. Il corto circuito nella coalizione dell’amministrazione comunale è partito.
Alle 17:39 ecco l’atteso comunicato ufficiale (foto a sn). Desta subito stupore che il mittente sia un partito politico, o meglio, un circolo locale, quello del Pd. Nel silenzio dell’assessore al ramo, vecchio e nuova, e del sindaco, la difesa d’ufficio di un funzionario che viene definita “attaccata” (da chi???) non giunge dall’amministrazione, neanche da qualche consigliere, ma da una parte politica (!). Va beh, c’era da aspettarselo, così come, secondo copione, i consueti fantasiosi insulti alla stampa (con tanto di errori di ricostruzione storica, sic!)
La vera perla giunge però alle 19:56 (foto a sn). Una “errata corrige” dello stesso mittente che avvisa della presenza in quel comunicato, inoltrato ad una ventina di redazioni e corrispondenti di stampa, di qualche “refuso di note pervenute di dubbia provenienza da non utilizzare”.
Ohibo!!! Di cosa si tratterà? Cosa sarà successo? Maledetta curiosità… vuoi che quei cattivoni tromboni di “SantAgata Informa” non ci vadano a spulciare?? Si scopre così che il comunicato Pd sul caso “Cantagiro” sarebbe stato scritto in un documento word nel quale, per grossolana distrazione o altra oscura ragione, nelle pagine successive sono rimaste memorizzate altre note interessanti. Alla terza pagina c’è un vecchio comunicato a firma del signor Canonico, di qualche mese fa, ma a calamitare l’attenzione è la seconda pagina. E’ una nota che, secondo la firma dattiloscritta sarebbe attribuibile, ma non c’è conferma, all’avvocato Aldo Fresina, ex sindaco di Sant’Agata Militello. Si tratta di una sorta di “esposto” fresco di stampa, Giugno 2015, indirizzato al commissariato di Polizia, sulla la discarica di contrada Carbone, sul torrente Inganno. Una missiva piena zeppa di allusioni, insinuazioni e nefandezze nei confronti del Senatore Bruno Mancuso, ex sindaco, reo, secondo lo scrivente, di un’indefinita serie di irregolarità e manovre oscure per la realizzazione della discarica di Inganno (!) (foto sotto)
Sul contenuto della nota, attribuita all’avvocato Aldo Fresina, chi di dovere farà evidentemente le sue considerazioni.
A noi, ed alla città, non restano che l’immagine, svelata dal palese errore di digitazione del comunicato e invio del file allegato, di una “caccia alle streghe” perennemente in atto dalla matrice evidentemente univoca al di là degli interpreti, e l’ennesima conferma di uno stato di confusione totale di chi siede all’amministrazione e di chi ne detta tempi ed agenda. Un caos che sta travolgendo Sant’Agata, giorno dopo giorno, inesorabilmente, da 759 giorni.