Ultimi passaggi dell’udienza preliminare del dibattimento per l’inchiesta “Camelot” a Sant’Agata Militello. Di fronte al Gup del Tribunale di Patti Ines Rigoli hanno chiuso le discussioni delle difese i legali Massimiliano Fabio, difensore di Giuseppe Contiguglia, e Pippo Mancuso, che difende insieme all’avvocato Grazia Volo il Senatore Bruno Mancuso. Entrambi i legali nei loro interventi hanno rigettato il teorema accusatorio della sussistenza dell’ipotesi di associazione per delinquere, ribadito qualche giorno fa nella requisitoria dal Procuratore Rosa Raffa. Per i difensori, infatti, come già esplicitato dai legali degli altri imputati nei giorni scorsi, non ci sarebbe alcuno scopo criminoso perseguito in associazione dai soggetti coinvolti, che tra di loro condividevano solo l’appartenenza lavorativa in seno all’ufficio tecnico.
L’avvocato Fabio ha quindi riconfigurato il profilo dell’ingegnere Giuseppe Contiguglia, ribadendone ruoli e funzioni nell’ufficio tecnico e respingendo quella che ha definito una pesante ed ingiusta etichetta cucita addosso in questi mesi all’ex responsabile dell’intersettore strategia e sviluppo del comune di Sant’Agata Militello. Per l’ex sindaco e Senatore Bruno Mancuso, il legale Pippo Mancuso, ha ribattuto colpo su colpo e per ogni singola fattispecie le ipotesi di reato tracciate nel quadro accusatorio sottolineando, in particolare, come non siano mai emersi , in oltre un anno di intercettazioni, ipotesi, anche le più remote, di accaparramento di denaro, di vantaggi personali o beneficio alcuno per il fratello ex sindaco Mancuso.
“L’unico vantaggio che l’attuale Senatore ha potuto riscuotere – ha detto il difensore – è il riconoscimento del suo operato da parte dell’elettorato, frutto di nove anni spesi in favore della comunità santagatese”. Sottolineature sono giunte dall’avvocato Mancuso anche riguardo quei riferimenti che il legale di parte civile dell’amministrazione santagatese Fabio Repici, aveva fatto circa l’appalto del Porto che, come è noto, non figura tra le contestazioni ai venti imputati. Per Martedì sono state quindi calendarizzate le eventuali, ma non scontate, repliche delle parti, dopodiché il Gup Ines Rigoli si prenderà il tempo necessario per la decisione sulle richieste di rinvio a giudizio avanzate dal Pm. Solo la posizione di Sebastiano Liuzzo, lo ricordiamo, verrà stralciata ed affrontata nell’udienza del 5 Novembre prossimo con rito abbreviato. Per tutti gli altri, il destino processuale passerà dalla decisione del Gup.
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