E’riesplosa proprio negli ultimi giorni la questione legata alle carenze degli impianti di depurazione comunali causa dell’inquinamento dei nostri mari. Una denuncia ribadita anche dagli esperti di Legambiente nel corso della visita santagatese di “Goletta Verde”. Tra le carte del comune di Sant’Agata ecco così venire fuori ritardi colossali nel procedimento amministrativo legato all’esecuzione del progetto per l’adeguamento dell’impianto di depurazione consortile di Sant’Agata Militello e Acquedolci, ammesso a finanziamento nel 2012 per un importo pari a 2 milioni 586 mila euro. Inoltre, un clamoroso errore nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2015/2017 , dove, alla voce dei lavori annuali, il livello della progettazione dell’opera è indicato come “SF – Studio di fattibilità” quando invece si è già giunti, da anni, alla fase esecutiva. La denuncia arriva con un’interrogazione dai consiglieri di opposizione Barbuzza e D’Angelo (leggi interrogazione): “L’amministrazione Sottile – scrivono i consiglieri –riesce a distinguersi unicamente per inefficienze e ritardi e dopo venti mesi dall’acquisizione del progetto esecutivo non è ancora riuscita a definire i pochi adempimenti di Legge e ad acquisire tutti i pareri necessari.
Contrariamente ai tempi biblici dell’amministrazione in carica, la precedente amministrazione dopo poche settimane dalla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro (30/01/2013) provvedeva ad avviare le procedure per l’affidamento dell’incarico professionale per la progettazione delle opere, che si definiva già a maggio 2013 mentre – si legge nell’interrogazione – oggi non si comprendono le ragioni di tali evidente inoperosità politico-amministrativa, che continua a generare ritardi, disagi e disservizi alla nostra comunità”.