In inglese si dice “thigh gap”, in francese “espace entre les cuisses”. In italiano potrebbe diventare “spazio o varco tra le cosce”. Quando avrà una definizione ufficiale e condivisa anche nella lingua di Dante, purtroppo vorrà dire che la mania ha varcato le Alpi e ha contagiato le adolescenti nazionali.
In Francia l’allarme è già suonato: in internet, nei siti dove i ragazzi si scambiano consigli – talvolta strampalati -, l’ultima ossessione è come ottenere, a forza di digiuni, l’ambita forma arcuata delle cosce.
La nuova regola estetica, imposta da chissà chi e chissà perché, è: stando in posizione eretta, a piedi uniti, le cosce non devono toccarsi. Curioso, fino a non molti anni fa, invece, quella distanza era considerata un difetto.
Ma i gusti cambiano. E serve a poco che i medici, o addirittura i pediatri, americani e francesi si sforzino di fare capire alle loro giovanissime assistite che non è tanto una questione di peso, né di magrezza, quanto di morfologia. Non sono ancora riusciti a convincere la maggioranza di loro che è l’ampiezza del bacino a determinare le cosce, per così dire, concave.
Le americane sono state le prime, seguite a ruota dalle francesi, a divulgare tra le teen agers il nuovo diktat estetico, corredato di istruzioni demenziali per riuscire evidenziare il più possibile le curve. Dei loro femori. Interminabili sessioni di ginnastica, fino a disidratarsi, o al contrario bere litri d’acqua per ingannare lo stomaco e mettere a tacere i crampi della fame: le “ricette” più autolesioniste si moltiplicano on line.
Con l’intransigenza dell’età, le “amiche di mouse” si sorvegliano e galvanizzano a vicenda: «Hai misurato le tue cosce ultimamente?». «Sì! 55 centimetri, ne ho perduti altri due». L’anoressia incombe. L’insensata gara con la bilancia ha trovato un altro avversario: il metro.
Per fortuna navigano in rete anche giovani sabotatori della tirannia dei canoni di bellezza, e qualcuno s’inserisce nel simposio masochista dei “thigh gap-dipendenti” con suggerimenti umoristici: «Niente digiuni. Tenete in permanenza un pallone stretto tra le cosce e il risultato è garantito».
(FONTE WWW.CORRIERE.IT)