E’ direttamente l’assessore regionale allo sport, turismo e spettacolo Cleo Li Calzi a scrivere la parola fine alla querelle ed all’incredibile tentativo di spostare l’obiettivo, fuggendo dalle responsabilità che inchiodano l’amministrazione comunale sulla perdita del finanziamento per lo stadio “Fresina”.
L’assessore Li Calzi, intervenuta a Taormina su altre questioni, è stata sollecitata a rispondere sull’argomento della perdita dei fondi Pac destinati a finanziare gli interventi alle strutture sportive ed ha così dichiarato: “Un anno fa la Regione aveva deciso finanziare i primi 40 progetti in graduatoria, contando sui circa 50 milioni di euro garantiti dal Piano di Azione e coesione (Pac). Ma i gravi ritardi sull’esecutività degli interventi hanno reso tecnicamente inutilizzabili quelle risorse, che dunque sono sfumate”. Nessun dubbio, dunque, stando alla fonte istituzionale dell’assessore regionale, che se i Comuni avessero prodotto gli atti esecutivi necessari, i progetti sarebbero stati salvaguardati, come effettivamente è accaduto per due di questi, a Paternò e Noto. Sulla questione del rifinanziamento del capitolo per gli impianti sportivi la stessa assessore Li Calzi ha quindi suggerito ai comuni di accedere ai mutui col credito sportivo.
“L’idea – spiega Li Calzi – è quella di concordare col governo Renzi una canale privilegiato per l’impiantistica sportiva, sul modello degli interventi prioritari per l’edilizia scolastica e il dissesto idrogeologico”.
Politica
Soldi persi per gli stadi? Li Calzi: “La colpa è dei comuni”
Redazione3 Settembre 2015001.7kShare