La “quadra del cerchio” è saltata, almeno per ora. L’inattesa discussione al Cga di Palermo di un appello che tutti davano già per ritirato fino alla sera prima dell’udienza, e l’ancor più inaspettato accoglimento dell’istanza cautelare chiesta da Rita Fachile contro Enrico Natale, rischiano di mandare letteralmente in tilt il flipper impazzito della coalizione in sostegno dell’amministrazione Sottile. Proprio mentre beghe politiche ed errori più o meno grossolani continuano inesorabilmente a tenere in ginocchio il paese, il Consiglio di giustizia amministrativa con la sua ordinanza rischia di far saltare davvero il banco di Sottile&Co.
La sospensiva chiesta dalla Fachile, che non ha rinunciato al ricorso nonostante la ciambella di salvataggio gettatale dal Pd con il richiamo in giunta della Trovato, è stata accolta dal Cga perchè, si legge nell’ordinanza (scarica qui ordinanza), si ritiene “sussistente un prevalente interesse alla continuità della funzione consiliare, nelle more della definizione della questione” e perché l’appello stesso “non appare sprovvisto di profili di fumus boni iuris, ed evidenzia un grave periculum in mora”. ll cga ha dunque rinviato tutto all’udienza di merito fissata per il 23 Settembre prossimo. Ma cosa succederà prima di allora? Nell’incertezza e nella confusione generale, le strade da intraprendere pare possano essere queste. Intanto Rita Fachile, proprio in virtù della sospensiva, potrà tornare al suo posto in consiglio, mentre Enrico Natale rimarrà in stand-by almeno fino alla decisione dopo l’udienza di Settembre. C’è però un altro problema per il gruppo Sottile, proprio quello che rischia di far davvero saltare il banco, A questo punto, infatti, con la Fachile già dentro la sostituzione del neo assessore Maria Carmela Trovato spetterebbe, scorrendo la lista del Pd, proprio a quel Salvatore Zinagales che giorni fa aveva bussato alla porta del Comune per avanzare la propria legittimità a rientrare in consiglio. Qualcosa di più la sapremo certamente dopo la seduta di consiglio già prevista per Martedì 12 Maggio.
Nel frattempo, pare che l‘altra parte, Enrico Natale, non l’abbia presa benissimo, non solo per l’esito dell’udienza , ma anche per l’equivoco interno venutosi a creare nella coalizione Sottile. Tutti erano infatti certi del ritiro del ricorso da parte della Fachile dopo il “rimpastino” tra gli assessori (a proposito, una settimana dopo ancora niente deleghe) . Sul fronte puramente giuridico, invece, l’avvocato Antonio Catalioto, legale di Natale si imita ad osservare “l’insussistenza della motivazione di garanzia della continuità delle funzioni consiliari, essendo già insediatosi Enrico Natale ed eseguita la sentenza del Tar ed ancor meno il pericolo di un danno nei confronti dell’appellante che sarebbe comunque tornata in consiglio per surroga alla Trovato”. Caos allo stato puro, dunque, mentre il paese resta attonito alla finestra a guardare. Ma davvero Sant’Agata meritava tutto questo?