La pensata, questa volta, era stata davvero brillante. Fare la ricognizione di tutte le transenne appartenenti al comune e piazzarle l’una di fianco all’altra per limitare i danni ed i pericoli per i passanti (sic!).
Eccetto questo colpo davvero ad effetto (si fa per dire), non c’è traccia di movimento per rimediare alla grave situazione venutasi a creare dopo il crollo del 22 Ottobre scorso sul tratto di lungomare di Viale Regione Siciliana antistante Villa Bianco. E così, dall’autunno alle soglie dell’estate, passando per inverno e primavera, il lungomare ferito continua a giacere lì, abbandonato ed inerme, quasi fosse la fotografia di un paese che crolla metaforicamente, ma neanche troppo, ogni giorno di più. La provincia regionale di Messina, tramite il suo ufficio tecnico, è intervenuta in tempi celeri. Ha predisposto la progettazione per cui servono circa 600 mila euro, ha inserito l’intervento nell’elenco delle criticità più urgenti da risolvere, già sottoposto al tavolo tecnico alla Regione e successivamente, dallo stesso assessore regionale Pizzo, al governo di Roma, nel disperato tentativo di ottenere la liberazione della corposa dotazione di fondi assegnati e non spesi dall’Anas che, si diceva, sarebbero stati distribuiti proprio alla province per gli interventi sulla viabilità. A quanto pare, però, dopo il grave smottamento che ha causato il crollo del pilone sotto il viadotto Himera, sulla autostrada Palermo-Catania, quelle stesse risorse potrebbero essere dirottate tutte per risolvere quel danno. Difficile, se davvero fosse così, pensare di porre rimedio al crollo santagatese. Il problema, intanto, è che le condizioni di qual tratto di lungomare continuano a peggiorare a vista d’occhio. Il mare, come è ben visibile dalle foto, ha definitivamente eroso la banchina, continua a trascinare con se pezzi di marciapiede e rischia seriamente di minacciare anche la strada. Nessun intervento anche tampone è stato pensato per mettere in sicurezza e limitare quantomeno i danni ad una strada rimasta senza alcuna protezione e per mesi sottoposta alle intemperie del mare. In più c’è il problema della viabilità.
Inspiegabilmente nono sono stati posti in essere dal comune, una volta eseguita la verifica tecnica da parte della provincia, i necessari adeguamenti per la messa in sicurezza e la riapertura parziale della strada. Oltre il danno del crollo sempre più grave ed un pericolo sempre più incombente, ecco dunque la beffa di un’arteria importantissima come quella di Viale Regione siciliana, ancor di più con l’approssimarsi dell’estate, perennemente sbarrata. Magra consolazione, l’involontaria creazione di una lunghissima isola pedonale su lungomare, presa letteralmente d’assalto da famiglie con bambini, da sportivi e da semplici cittadini per il loro tempo libero. Visti i pericoli sempre in agguato dovuti ad una recinzione non esattamente di sicurezza, chissà se quell’isola pedonale sia davvero una consolazione.
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