Quotidiani ed emittenti televisive locali proprio in queste ore rimbalzano la notizia del significativo passo avanti operato dal Comune di Torrenova verso la realizzazione del nuovo lungomare, definendola opera strategica per tutto il territorio, un’importante arteria di collegamento che metterebbe insieme via litoranea la fascia costiera tra Acquedolci e Capo d’Orlando. A Sant’Agata, intanto, non ci resta che guardare desolatamente quel lungomare franato ed abbandonato. Proprio pochi giorni fa, era il 22 Ottobre, ricorreva il primo anniversario di quella drammatica notte dell’Ottobre 2014 quando il vasto tratto di banchina di fronte villa Bianco fu trascinato dalla furia dei marosi. Un cedimento che, naturalmente, col passar del tempo, si è aggravato a visto d’occhio, mettendo in serio pericolo la stabilità dell’intera banchina e della strada stessa.
Un anno senza che si sia mosso alcunché , senza che l’amministrazione comunale sia stata in grado di intervenire o sollecitare. Un anno aspettando alla finestra che dal cielo piovessero quei 600 mila euro circa necessari, secondo il progetto redatto dall’ufficio tecnico provinciale, per rimettere in sesto il lungomare. Eppure lo stesso ingegnere Sidoti Pinto, ex capo della viabilità provinciale, oggi in pensione, l’aveva detto subito di adoperarsi per sopperire alla mancanza di fondi. E così, l’amministrazione Sottile, forte dei suoi buoni offici, della sua autorevolezza nelle sedi istituzionali, dei suoi onorevoli legami politici regionali, un anno dopo è rimasta ancora con un pugno di mosche in mano ed un lungomare abbandonato che frana sempre di più. Nel frattempo, senza alcun autorevole supporto, quel progetto per il lungomare scivolava giù anche nelle graduatorie delle urgenze, tanto da essere escluso, di recente, dall’elenco delle priorità per le quali il governo Renzi ha stanziato 27 milioni di euro, di cui 5 milioni da destinare all’ex provincia regionale di Messina, finalizzate al miglioramento della viabilità secondaria in Sicilia. Lo stesso Sottile, apprendendo la notizia, dichiarava ai quotidiani di essere “sorpreso”. Chissà perchè, mai noi, al contrario, non lo siamo per nulla, non avevamo dubbi che finisse così.
Un anno dopo Sant’Agata attende ancora notizie del suo lungomare crollato. Nel frattempo, come per seguire la squadra di calcio, per la passeggiata sul lungomare non ci resta che spostarci altrove, magari faranno prima a realizzarlo anche a Torrenova.